La Torre di Londra.

Assediata da grattacieli avveniristici dalla forme più strane (la scheggia, il cetriolo, il walkie-talkie e tanti altri), la fortezza nota come Torre di Londra si affaccia in tutta la sua maestosa austerità sulla riva nord del Tamigi.

torre-di-londra-6-600x383Nonostante il prezzo salatissimo dei biglietti d’ingresso, c’è sempre gran folla in attesa di entrare.  quello che colpisce è l’estrema semplicità delle stanze e le loro dimensioni veramente ridotte. Nella parte più antica, le pareti non sono intonacate e lasciano vedere la tecnica di costruzione: enormi travi di legno che si intersecano costituiscono la struttura portante, mentre i mattoni servono a riempire gli spazi tra una trave e l’altra……non avevo mai visto altrove una tecnica di questo genere.

Per il resto è una fortezza come tante, che conserva però il fascino di una storia intrisa di misteriosi fatti di sangue e di tradimenti.

Anche qui non è mancato il tocco folcloristico: nei cortili interni dei figuranti, in  costumi medioevali, intrattenevano il pubblico con una sceneggiata che voleva rievocare gli alterchi urlati tra assediati e assedianti e a mezzogiorno un cannone sparava un numero imprecisato di colpi a salve …..

Ma più che i cimeli e i reperti storici, sono stati i “corvi della regina” a interessare Samuele e Davide: così grossi, così neri, rinchiusi in grosse gabbie, secondo una tradizione, la loro presenza continua garantisce la continuità della monarchia….

A Buckingham Palace.

mattinata da turisti ….

cambio-della-guardiaSiamo partiti piuttosto presto con mappa della città e delle linee di trasporto urbane; meta: Westmister e Buckingham Palace. Il cielo era un po’ grigio e faceva freschino, perciò negli zaini c’era il necessario per eventuali scrosci di pioggia.

Arrivati a Westminster, Davide si è molto interessato al Big Ben e ai vari personaggi storici rappresentati nei monumenti davanti al palazzo del Parlamento. Dopo una lunga camminata, eccoci a Buckingham Palace, dove già si era radunata una folla numerosa davanti ai cancelli, in attesa del cambio della guardia. Sul pennone sventolava solo l’ Union Flag: la regina non è a palazzo.

Bisogna dire che gli Inglesi sono molto abili a vendere le loro attrazioni turistiche: hanno saputo trasformare un rito, tutto s0mmato abbastanza noioso, in una attrazione famosissima in tutto il mondo, arricchendo la cerimonia con i colori sgargianti delle divise, la stranezza dei cappelli di pelle di orso che nascondono quasi completamente il viso dei soldati, i  militari a cavallo e le musiche della banda.

Elisa era molto impegnata a scattare foto da mostrare alle sue amiche e alle compagne di scuola. Anche Davide e Samuele, inizialmente si sono molto interessati, ma poi le cose sono andate veramente per le lunghe e si sono stancati.

Il loro entusiasmo si è riacceso nell’attraversare il Parco di S. James, dove abbiamo potuto ammirare gli uccelli acquatici che popolavano i laghetti e gli scoiattoli che saltavano rapidi tra i rami di alberi secolari.

 

Il primo volo

Da molto tempo, Davide desiderava andare a trovare il cugino Samuele a Londra: sua sorella c’era già stata, perchè lui no?

Finalmente un giorno, qualche tempo fa, papà e mamma hanno deciso: quest’anno si va una settimana a Londra!!!!! Ed è così che due giorni fa ci siamo trovati tutti a casa mia per partire insieme: Davide era emozionatissimo.

wp_20170708_20_20_12_proAll’aeroporto, alla lunga coda al posto di polizia è seguita la lunga attesa della chiamata del volo, poi finalmente a bordo….. e, quando i motori hanno cominciato a rombare per il decollo, Davide è rimasto qualche momento con occhi e bocca spalancati in un urlo silenzioso, mentre con le mani si appoggiava al sedile anteriore…..Gli è piaciuto tantissimo vedere il mondo dall’alto: le pianure  colorate dalle varie colture, le montagne costellate qua e là dai ghiacciai residui, il canale della Manica con le sue “piantagioni” di pale eoliche in perenne movimento e le nuvole che parevano fiocchi di bambagia fluttuanti nella’aria…

Il suo solo commento finale: E’ stato bellissimo!!!!

Io e la nuvola…

nuvolafantozziPer Fantozzi quella di ieri sarà stata certamente una splendida giornata, visto che la sua nuvola proverbiale ha preferito seguire me per tutta la giornata….

Partenza: flagellata da una tempesta di vento e pioggia di rara intensità….e io non avevo l’ombrello; attesa del pullman a Stratford: sotto una pensilina sufficiente per cinque persone, ci eravamo catapultati lì almeno in venti, tutti vicini vicini sferzati dalla pioggia: parevamo pinguini durante una tempesta. Per fortuna però, dopo mezz’ora, sono riuscita a salire sul pullman, mentre altri hanno dovuto aspettare quello successivo.

All’aeroporto la partenza dell’aereo è stata ritardata di un’ ora e mezza poi, a Bergamo, ho visto partire il pullman per la stazione mentre uscivo dal terminal; allora mi sono precipitata a prendere il taxi per arrivare in tempo a prendere il treno per Lecco delle 19.08.

Felice,  vado al binario e attendo……. alle 19.10 lo speaker della stazione comunica che proprio quella corsa è stata cancellata !!!! Angoscia: ci saranno ancora corse del C40 alle nove di sera? Cerco su internet, ma sono riportati solo gli orari invernali…..

A quel punto mi sono arresa e ho telefonato alla mia amica Antonia di venirmi incontro a Lecco e così il viaggio più tormentato della mia carriera di viaggiatrice ha avuto un picevolissimo epilogo….anche dolce direi…visto che Antonia e suo marito mi hanno anche portato una squisitissima fetta di torta fatta in casa!!!

La nuvola di Fantozzi a quel punto aveva trovato qualcun altro da ….proteggere….

 

Bolle di sapone.

Quando ero piccola, mi preparavo da me le mie bolle di sapone: un barattolo vuoto, qualche scaglia di sapone e  uno stelo cavo di dente di leone o di spiga. Il tutto andava lasciato riposare fino a quando il sapone non si fosse ben sciolto, poi potevo affacciarmi a una finestra del ballatoio al primo piano e da lì ammirare le mie bolle iridescenti che volavano leggere per qualche attimo prima di svanire.

wp_20170531_16_51_05_pro-1Ora le bolle di sapone si comprano già pronte per l’uso e ne esistono di tantissimi tipi…… ci sono anche quelle degli artisti di strada.

Ce n’è uno che si trova ogni giorno davanti al Parco di Greenwich: è un giovanotto alto, biondastro, magro, che, con una reticella appesa a due bacchette inventa vere e proprie nuvole di bolle e i bambini gli si affollano intorno per catturarne il maggior numero possibile.

I genitori fanno cerchio intorno a quella festa e ogni tanto lasciano cadere una moneta nella ciotola posata a terra e quando il giovanotto pensa di aver raccolto a sufficienza per quelle sue ore di “lavoro” raccoglie le sue poche attrezzature e se ne va, mentre genitori e bambini si allontanano soddisfatti

Angeli vestiti da passante.

“E’ vero, credetemi è accaduto, ….un angelo vestito da assante…” Sono parole della bella  canzone di Modugno “MERAVIGLIOSO” …

Ieri ho incontrato anch’io degli angeli vestiti da passante…. stavo entrando su un ascensore e ho visto  nell’angolo più lontano un mucchio di panni malconci…poi si è alzata la testa di un giovane insonnolito  e dalla presenza poco rassicurante che mi ha fatto cenno di salire, di non aver paura. Io, forse spinta dalla fretta, sono entrata e solo dopo ho pensato che se quel giovanotto avesse avuto intenzione di derubarmi gli avrei dato la migliore delle possibilità…poi l’ascensore si è fermato ed ho potuto scendere senza problemi. Forse quel giovane era un angelo poco fortunato…stava solo cercando di dormire in un posto riparato dal vento gelido che soffiava fuori di lì.

Poco dopo mi sono avviata a salire due rampe di scale, tenendo la mia valigia, ieri particolarmente pesante.  Fatti i primi scalini, ho visto venirmi incontro un giovanotto alto, biondo, bello, ben vestito, che mi  faceva segno di volermi aiutare e ha  preso la valigia …anche in questo caso ho  pensato per un istante: “Se volesse derubarmi, non riuscirei certo a riprendere il mio bagaglio”  …ma il giovanotto, arrivato in cima ha appoggiato la valigia a terra e mi ha salutato, mentre io lo ringraziavo calorosamente col mio inglese incerto….Questo era un angelo di alto rango…o forse un boy-scout per il quale rappresentavo l’occasione per la sua buona azione quotidiana…la più classica: aiutare la vecchietta in difficoltà.

Altri angeli mi hanno aiutato  in aereo, dove le cappelliere sono così alte…. e questi ultimi erano angeli di media categoria, ai quali ho dedicato il mio grazie riconoscente.

Anche se a volte facciamo finta di non saperlo, la buona gente esiste ancora…

Wonderlab

wonderlabOggi Londra ha mostrato la faccia che tutti le attribuiscono: pioggerellina, vento freddo, grigio ovunque… Forse per questo tutti hanno pensato di rifugiarsi nei musei della città: l’uscita della metropolitana era affollata come se si trattasse di andare a vedere la finale della coppa del mondo di calcio e abbiamo dovuto camminare un bel po’ pigiati tra la folla prima di poter riconquistare l’aria aperta. L’attrazione maggiore era costituita da una esposizione di robot, che dicono sia strabiliante. Avremmo voluto proprio visitare quella esposizione, ma i biglietti erano esauriti, quindi abbiamo ripiegato sull’attiguo “Wonderlab”, dove si possono sperimentare le proprietà dell’aria, dell’acqua , del suono dell’elettricità e del magnetismo. Un’idea molto intelligente: i bambini (e anche gli adulti) possono ripetere direttamente gli esperimenti grazie a macchinari predisposti allo scopo.

Alla fine c’è stato un piccolo spettacolo per mostrare alcuni esperimenti di particolare effetto sull’impiego dell’elettricità.

Chissà se da noi esiste qualcosa di simile …. se non c’è bisognerebbe proprio crearlo: è un’ottima occasione per passare un pomeriggio divertente e istruttivo al tempo stesso e potrebbe creare anche posti di lavoro.

Sul cammino di S.Pietro.

s.Pietro martireLa Parrocchia di Arcellasco sta organizzando per l’11 marzo (sabato) un pellegrinaggio sul cammino di S. Pietro martire (quello che viene sempre raffigurato con una spada che gli trafigge il capo). Anticamente era molto venerato dalle nostre parti, ora però è stato un po’ dimenticato, così con l’inizio della Quaresima si voleva riportare in evidenza questo grande santo, ripercorrendo le strade che lui ha percorso svolgendo la sua opera di predicazione.

Il pellegrinaggio prevede una prima tappa alla basilica di Galliano a Cantù, cui seguirà la pausa per il pranzo al sacco, nel pomeriggio poi ammireremo la cappella di Santo Stefano a Lentate, mirabilmente affrescata ( tanto da meritarsi il nome di cappella degli Scrovegni brianzola) e il pellegrinaggio terminerà poi a Seregno, nel duomo dedicato proprio a S. Pietro martire.

Come per il pellegrinaggio giubilare, anche questa volta gli organizzatori (gruppo culturale) hanno tenuto in considerazione l’aspetto artistico e spirituale insieme, proponendo mete tnto vicine a noi, ma spesso del tutto ignorate.

Chi fosse interessato può rivolgersi alla segreteria parrocchiale di Arcellasco .