Gioele ha passato un periodo in cui piangeva al solo vedermi. Poi riuscivo a consolarlo con un mini-computer-giocattolo (che da almeno otto anni continua a funzionare e non ricordo nemmeno di avergli cambiato le pile!!!) di cui Gioele è innamorato. Con le musiche e i giochi del computer, Gioele si distraeva e passavamo poi insieme ore tranquille; quel pianto però mi dava dispiacere e non sapevo come spiegarmelo.
Ora non è più così. Gioele ed io ora siamo amici: mi corre incontro quando arrivo, si fa coccolare, si addormenta mentre gli canto la ninna nanna e oggi è rimasto quasi mezz’ora in braccio a me ad occhi aperti, mentre lo cullavo e lo coccolavo. Finalmente anche lui, come gli altri quattro nipoti più grandi, ha cominciato ad apprezzare la comodità di avere una nonna grassottella e morbida, quasi un tiepido materasso vivente.