Dieci anni non sono forse troppo pochi per tenere tra le mani tutto un mondo sconosciuto e apparentemente tanto allettante?
Da molto tempo si moltiplicano gli appelli a non lasciare libero accesso a internet ai bambini troppo piccoli e il caso di Palermo non fa che confermare quali pericoli nasconda la rete.
Ascoltiamo perciò gli appelli di educatori e pedagogisti: nessuno di noi metterebbe un’automobile a disposizione di un bambino, che non è in grado di controllarla e guidarla; così non dobbiamo mettere i bambini in condizione di farsi sopraffare dalle insidie velenose della rete: anche se sanno navigare e interagire con disinvoltura maggiore di noi adulti, non hanno gli strumenti per discernere ciò che può essere utile o anche solo divertente da ciò che può essere dannoso e addirittura letale.
Se proprio per necessità logistiche si dovesse dotarli di un cellulare, optiamo per quelli che non hanno accesso alla rete e se gli passiamo il nostro dispositivo, stiamo accanto a loro mentre ne fanno uso.