Dopo un Natale solitario e troppo lungo, è arrivato un S. Stefano movimentato fin dalle prime ore del mattino: la caldaia, che non ha mai dato problemi in 15 anni e forse più di onorato servizio, non partiva. Mi sono affrettata fiduciosa a ripescare il manuale delle istruzioni , pensando fosse la solita periodica richiesta di acqua, invece il codice di errore era diverso. L’ho individuato sul manuale e ho effettuato la manovra suggerita, ma inutilmente….l’ho ripetuta varie volte sempre con lo stesso risultato. Mi sono preoccupata in giorni di ponte festivo avrei dovuto stare al freddo fino al lunedì? E stavano per arrivare i nipotini … come ospitarli in una casa ghiacciata? Ho telefonato al centro di assistenza senza troppe speranze e infatti ho solo potuto lasciare un messaggio a una segreteria telefonica. Dopo qualche minuto mi sono accorta di non aver lasciato i riferimenti della mia abitazione e ho richiamato …e con mia grande gioia mi ha risposto un umano molto cortese che mi ha assicurato il suo intervento in mattinata!
Il problema è stato risolto con la sostituzione di qualche pezzo, ma tutto ora funzionava alla perfezione.
I bambini sono arrivati per il pranzo e hanno subito messo a soqquadro i cuscini del divano, come è previsto ormai e si sono messi a giocare con il regalo preferito di Babbo Natale: si chiamavano da una stanza all’altra con un walkie- talkie, ma Gioele non sapeva farlo funzionare bene e allora gridava per farsi sentire dal fratello chiuso in bagno ed era molto soddisfatto.
Era una bellissima giornata anche se fredda e siamo andati a passeggio nei dintorni, poi abbiamo giocato a dama, a battaglia navale e abbiamo guardato un po’ di TV in attesa della cena, fatta con gli avanzi del mezzogiorno. Poi, indossati i pigiamini lasciati qui da babbo Natale insieme ad alcuni libri, sono partiti pronti per addormentarsi in auto.
Oggi, lunedì 28 dicembre, mentre sto scrivendo, nevica da ore e il manto nevoso misura già 25 centimetri (misurato con una riga da disegno). Per fortuna mi sono attrezzata e non avrò bisogno di uscire per giorni, a meno di imprevisti non auspicabili.
Me ne starò qui al caldo a leggere, fare parole crociate o sudoku, guardare la Tv e forse mi deciderò a finire quella camicetta che ho lasciato in sospeso settimane fa.