Come da previsioni meteorologiche il maltempo ha imperversato nel giorno di Pasqua e per intrattenere Samuele e Davide, privi dei loro giochi abituali, si è dovuto sfruttare le “risorse ambientali”.
La doppia porta dell’ ingresso ha suggerito ai due piccolini di famiglia un gioco che poteva anche essere pericoloso : un nascondino con sbattimento violento di porte . Allora io mi sono messa a fare l’ orco e loro facevano i bambini spaventati . Io bussavo pesantemento sulla porta chiusa e intanto con voce cavernosa pronunciavo le parole famose . “ucci, ucci, sento odor di cristianucci….” poi spalancavo la porta di colpo e i due monelli facevano finta di aver paura e strillavano con quanta voce avevano in gola, quindi scoppiavano a ridere come matti. Il gioco è sembrato interessante e si è unita a noi anche Elisa, che ha fatto del suo meglio per contribuire al chiasso e al divertimento.
Ma il pomeriggio è lungo e a un certo punto si stavano creando dei malumori per via di un camioncino conteso…. allora sono andata a prendere dei vecchi cartoni e dei giornali riposti in un angolo per la raccolta differenziata dei rifiuti e ho sfruttato la magia del camino: ho acceso un focherello coi cartoni e poi distribuivo fogli di giornali ai miei tre diavoletti e loro li lanciavano sulle fiamme ; a volte però non andavano a segno ed ecco allora che abbiamo sperimentato l’ utilità di appallottolare la carta e così era molto più comodo alimentare il fuoco. Era però un fuoco piuttosto esile (non avevo legna a portata di mano) e spesso rischiava di spegnersi allora tutto diventava più frenetico: lo strappo dei fogli, la distribuzione in via equitativa (guai a saltare un turno) , l’ appallottolamento (il più veloce era Samuele, il più piccolino), e il lancio e il ritmo lo dava Elisa che gridava: Dai, si sta spegnendo, si sta spegnendo !!!- Samuele e Davide erano eccitatissimi e avevano le guanciotte rosse rosse… poi però sono finite le munizioni e Samuele ha sentenziato : Foco stanco, nanna foco –