Da quando sono arrivata a Londra, piu` di dieci giorni fa, ieri sera ho visto il primo acquazzone.
Mi dicono che di solito il mese di settembre qui e` molto piacevole e, dopo le proverbiali estati piovose londinesi,regala sole ancora caldo, ma non troppo, cieli limpidi o solo percorsi da grosse nuvole bianche spinte dal vento sempre presente e mai troppo forte, ne` mai troppo freddo.
Sarebbe bellissimo andare in giro a vedere le tante cose belle di questa citta`, ma l` ostacolo di non comprendere la lingua mi trattiene in casa o al massimo mi avventuro qui nei dintorni…
Dopo aver passato la mattina tra qualche faccenda, qualche telefonata e qualche chiacchierata su facebook, nel pomeriggio vado a prendere Samuele che verso le quattro esce dalla sua scuola in South Quay. Ci si arriva con un quarto d` ora di treno: una linea elettrica, senza pilota, che prevede corse ogni due, tre minuti e quindi non c`e` l` angoscia di perderlo.
Giunta alla stazione di South Quay scendo e costeggio un grosso canale che prende l`acqua dal Tamigi e su cui stazionano sempre alcuni grossi battelli. E` una zona un po` lugubre, visto che palazzi tradizionali e grattacieli di vetro sono tutti neri o comunque molto scuri. Anche le acque del canale contribuiscono a darmi un senso di oppressione: sono nere, profonde, increspate dal vento e, immagino, molto fredde.
La scuola potrebbe essere un enorme prefabbricato addossato ai palazzi vicini e vi si accede attraverso un piccolo cortile, che e` anche l` area-giochi destinata ai bambini.
In questi giorni Samuele esce sempre contento e rilassato: sara` perche` quest` anno e` il piu` grande della sua classe, avendo gia` compiuto i 5 anni.
Mi si stringe il cuore al pensiero che la settimana prossima, quando io saro` partita , dovra` restare a scuola fino alle sei di sera….e anche lui comincia a pensarci.