Letture: da ” La peste” ….l’attesa delle madri.

Da “La Peste” di  Camus…

Contesto: in città sta imperversando la peste e il dottor Rieux, stremato dai turni interminabili in ospedale,  va a trovare la sua vecchia madre….

....il dottore stava appunto guardando sua madre, tranquillamente seduta in un angolo della sala da pranzo…….con le mani appoggiate sulle ginocchia, essa aspettava. ….Guardò sua madre . I begli occhi marron fecero risalire in lui anni d’ affetto .

“Hai paura , mamma?”

Alla mia età non si teme ormai gran che”.

“Le giornate sono lunghe e io non sono mai qui”.

“Per me è lo stesso aspettarti, so che devi venire. E quando non ci sei, penso a quel che fai….”

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Casorati: l'attesa
Casorati: l’attesa

Questo passo mi ha ricordato molto mia madre. Quando la nube di Chernobil teneva in.ansia il mondo e si rincorrevano gli appelli a non mangiare l’ insalata che poteva essere contaminata, mia madre  la raccoglieva tranquillamente dicendo :- Se come dicono gli effetti negativi si potranno riscontrare tra vent’ìanni….di cosa devo aver paura? Chi ci sarà tra vent’anni?…

Lei aveva infatti 76 anni  e a quell’ età ,che fra poco sarà anche la mia, poche cose possono spaventare, nè la peste, nè le radiazioni atomiche…

Bella anche l’ espressione con cui la vecchia signora dice  che aspettare è già come essere in compagnia del figlio che sta per arrivare…. Da quando ci si deve arrendere all’ inevitabilità dell’ allontanamento dei figli e alla solitudine, anche l’ attesa è un modo dolce di riempire il  tempo di una madre..