Il paesaggio della pianura di questi tempi ha, per me, qualcosa di magico: il verde dei campi coltivati, dei vigneti, dei frutteti e dei boschetti viene squarciato dallo splendore delle stoppie rimaste al sole dopo la mietitura. Su di esse fanno un effetto da quadro impressionista i riflessi che la luce crea abbattendosi sulle balle di paglia che appaiono come vortici dorati.
Ora su quei campi non si vede nessuno intento a spigolare, nessuno, tranne i passeri, è interessato alle spighe rimaste sul terreno. Un tempo la spigolatura era un’occasione per racimolare quel tanto di grano che poteva fornire un po’ di farina per l’inverno….