La tanto temuta seconda ondata è qui …. il virus è tra noi più gagliardo che mai, forte anche delle nostre “distrazioni” e di qualche leggerezza di troppo.
Quando è scattato a febbraio il primo lockdown ero un po’ frastornata: cosa stava capitando? Cosa era questo virus? Come ci si poteva difendere? Queste domande mi rimbalzavano in testa, ma sentivo di avere le energie fisiche e psichiche per affrontare il lockdown serenamente , anche perchè si era alla fine dell’inverno e si sperava nell’ aiuto che poteva venire dalla bella stagione incipiente.
Da domani, per noi che siamo in zona rossa (rossissima, direi), comincia un nuovo periodo di clausura, con però un po’ di sfiducia in più e con meno speranze man mano che arrivano notizie di contagiati sempre più vicini alla nostra cerchia di relazioni.
Ho il freezer pieno, così posso limitare al minimo le uscite e cominciare ad affrontare quello che si annuncia un triste, buio e solitario inverno.