Da un po’ di tempo non passa giorno senza che venga annunciata la notizia di una strage familiare o di fatti di sangue talmente orribili da far accapponare la pelle.
A volte, per consolarmi, mi dico che forse queste cose sono sempre accadute, ma un tempo avevano meno risonanza perché l’ informazione era meno capillare e meno rapida… ma questo certo non basta ad acquietare le mie ansie. Cosa può spingere una madre a uccidere il proprio figlio, un padre a uccidere moglie e figli, un figlio a uccidere la propria famiglia?
E cosa dire delle guerre in corso? Ogni giorno bombardamenti e attacchi terroristici provocano centinaia di vittime tra civili inermi e ogni giorno si fa più concreto il pericolo di una guerra su vasta scala con conseguenze non immaginabili, data la potenza delle armi che potrebbero essere utilizzate…
Viene la tentazione di perdere la speranza, che è indispensabile per affrontare la vita di tutti i giorni e per superare la paura del domani.
Forse per questo Papa Francesco che ha certamente una visione del mondo da un osservatorio privilegiato, avendo nunzi apostolici in ogni parte del mondo, ha pensato bene di indicare , per il Giubileo, 2025, il tema della speranza.
E io spero che questa esortazione a sperare possa conquistare i cuori di tanta gente, perché il mondo possa diventare un luogo migliore.