A quale livello di dedizione si può arrivare…..
Ieri tornando a casa, mentre ero sull’autostrada semivuota, ascoltavo la radio, come è mia abitudine in queste circostanze, e a un certo punto ho sentito i due conduttori della trasmissione ricordare una notizia che mi ha commosso.
Un anziano signore si è iscritto a un corso (o chissà quale altro evento) per imparare a fare la messa in piega con i bigodini e, a chi gli chiedeva stupito il motivo della sua partecipazione, quel signore ha raccontato che sua moglie è stata colpita da un ictus e non riesce più a sistemarsi i capelli come era solita fare. Per questo vuole imparare a farlo lui, visto che la sua compagna di una vita ci tiene molto ad apparire sempre in ordine….
Questa notizia mi ha fatto ricordare un altro episodio.
Era il Giovedì Santo. Ero andata al mercato ed ero entrata nell’antica pieve di S. Eufemia. Nel silenzio e nella penombra della chiesa, noto che alcune persone sono in attesa di confessarsi; tra queste c’è una coppia di anziani: è evidente che lei è più attiva e in gamba del marito…. Quando il confessionale si libera, ecco che lei si affretta ad aiutare il marito a percorrere i pochi passi necessari ad avvicinarsi al confessore, poi si allontana di un poco, ma senza perdere di vista il suo compagno e, quando lo vede incerto, gli suggerisce non so che … forse una parola, una preghiera dimenticata … e resta lì, vigile, come forse fa sempre da molto tempo…
Tra le tante brutte notizie, di violenze in famiglia, di liti, di divorzi, fa bene al cuore sapere che è possibile continuare a volersi bene fino alla fine ed aiutarsi anche nell’ultimo tratto di cammino da fare insieme…