Eccomi di nuovo a Londra. Ieri gli aeroporti, sia in Italia che qui in England, erano pochissimo affollati e le operazioni di controllo bagagli e documenti non hanno richiesto le solite attese snervanti: tutto si è svolto sempre in pochi minuti. Anche in aereo non mi era mai capitato di viaggiare avendo a disposizione tre sedili solo per me. Dopo l’atterraggio e il velocissimo controllo del passaporto, mi sono affrettata a raggiungere la stazione degli autobus, ma al mio arrivo era ancora vuoto e l’autista si è prodigato poi per una buona mezz’ora a gridare ad alta voce per richiamare eventuali altri passeggeri: dev’essere colpa della Brexit! La sterlina ha perso molto del suo valore e questo può aver limitato la propensione ai viaggi così tipica degli Inglesi.