Dopo aver trascorso 36 anni di buon vicinato, finalmente , grazie a un’idea del nostro parroco, don Claudio, venerdì sera ci siamo trovati tutti, o meglio quasi tutti, per mangiare insieme un gelato: una specie di festa di mezza estate..
Nonostante la giornata fosse stata molto calda, di sera la temperatura era scesa abbastanza da rendere piacevole il nostro restare fuori e anche le zanzare ci hanno lasciato in pace, forse choccate dall’insolito evento.
E’ strano come possa succedere di vivere gomito a gomito per una vita senza che si vada al di là di un cortese saluto incrociandosi in cortile o di uno scambio di pareri nelle riunioni condominiali; è strano perchè basta così poco per abbattere quel sottile muro difensivo che frapponiamo troppo spesso verso gli altri.
Ringrazio il parroco che, con la sua giovialità, la sua solita intelligente ironia, ha reso l’atmosfera amichevolmente informale e non ha approfittato dell’occasione per fare sermoni, ma ha solo offerto la sua disponibilità al dialogo e ci ha fatto sentire finalmente parte di una comunità e non solo una periferia dimenticata.
Siamo ormai tutti vecchi e credo che andrebbe a vantaggio di tutti noi se riuscissimo a “fare rete” per soccorrerci vicendevolmente in caso di necessità. Già con alcuni questo è possibile, ma il raggio d’azione solidale potrebbe allargarsi ulteriormente.
Al momento del congedo, eravamo tutti d’accordo sul fatto che eravamo stati bene in quelle due ore di piacevole conversazione e che perciò l’esperienza debba essere ripetuta.