Un inverno così arido non si ricordava: quattro mesi di siccità ininterrotta, se si esclude una pioggerella che non è riuscita nemmeno a bagnare le primule sotto il cedro pendulo.
Ora sta piovendo e la speranza è che continui a cadere con dolcezza per ristorare prati, orti e giardini, che sembrano accoglierla con grande gioia e sollievo.
Ho trovato questa poesia di Du Fu, un poeta cinese dell’ VIII sec. d.C., scritta alla fine di una lunga carestia causata dalla siccità.
Gioia della pioggia di una notte primaverile
La pioggia benefica conosce la stagione
e cade in primavera al tempo dei germogli.
Con il vento, penetra furtiva nella notte,
minuta e silenziosa impregna le piante.
Fosche nubi sovrastano il sentiero campestre,
solo sul battello del fiume una luce sfavillante.
All’alba vedremo macchie rosse bagnate,
sono fiori grevi di pioggia della città
di Broccato.