Tornavo tristemente a casa ieri e, mentre mi districavo tra un camion e l’altro da sorpassare, ascoltavo la radio.
Gianluca Nicoletti dai microfoni di Radio24 faceva risentire le parole deliranti del Cardinale Viganò contro i vaccini e il rosario recitato in piazza da manifestanti contro i green pass. Nello stesso tempo si aveva notizia che in Romania una giornalista RAI (Gregoraci, mi pare) veniva fermata dalla polizia romena su denuncia di una parlamentare locale contraria ai vaccini per presunte motivazioni religiose, facendo scoppiare un caso diplomatico.
Sono certa che la religione non debba proprio aver niente a che fare con il COVID e che queste interferenze rientrino in ciò che viene vietato nel terzo comandamento: NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO. Non si può tentare di avvalorare posizioni che nulla hanno di scientifico e di dimostrabile tirando per la giacchetta il Padre Eterno.
Per questo credo sia oltremodo opportuno il pronunciamento dei Vescovi europei, che invitano tutti a vaccinarsi come gesto di amore per il prossimo.
E speriamo che basti questo a fermare tutti quelli che in malafede o anche per distorta convinzione ritengono che combattendo il vaccino stiano ingaggiando una guerra santa contro il Maligno.