Mattine d’inverno.

passweri in invernoIn queste mattine limpide e freddissime di gennaio, lascio a fatica il tepore delle coperte, anche perchè , dopo un periodo di notti difficili, sto recuperando il sonno perduto.

Quando scendo in cucina per far colazione , accendo la radio e ascolto il notiziario, sperando di sentire qualche buona notizia, ma , si sa, le buone notizie non fanno notizia, e quindi ti capita di ascoltare vuote discussioni su quale punizione meriti chi a bordo campo insulta il collega allenatore….. e tu intanto pensi: ma non c’è più la guerra in Siria o in Afghanistan o in tanti paesi Africani? Non ci sono più masse di migranti sulle strade d’ Europa a sfidare il gelo dell’inverno? Sono state vinte tutte le ingiustizie del mondo che condannano alla fame centinaia di milioni di persone, mentre una ristrettissima minoranza nasconde le sue ricchezze, malamente accumulate, nei paradisi fiscali?

E per un attimo speri che ,se si può dedicare tanto tempo ad argomenti tanto futili , davvero il mondo abbia risolto tutti i problemi….

Poi ti prende una grande amarezza  e stringi con più forza la tazza del caffè che stai sorseggiando; spegni la radio e guardi fuori : sull’erba bianca di brina del giardino si affolla una piccola frotta di passeri e merli . Hanno il piumaggio rigonfio per sentire meno il freddo e saltellano velocissimi di qua e di là, beccando al volo briciole e semi che solo i loro occhi riescono a vedere.

Sto a guardarli senza scostare le tende per non farli volare via e li ringrazio per la compagnia che mi fanno ogni mattina.