Sono tanti i tormentoni estivi che hanno “bombardato” e bombardano ogni anno le orecchie dei villeggianti sulle spiagge o in montagna e sono in genere motivetti molto orecchiabili, un po’ fracassoni e inneggianti alla “filosofia” dell’ “hic et nunc”, del “cogli l’attimo”.
Questa canzone di Bruno Martino è molto diversa: è dolcemente malinconica e guarda all’estate come a un momento che può sì regalare momenti bellissimi, ma può anche essere motivo di rimpianto e di dolore quando quei momenti non esistono più e allora si invoca l’arrivo dell’inverno.