Copio e incollo da Repubblica .it.
Ebbene, proprio lo Stato che secondo padre Cavalcoli avrebbe scatenato “il castigo di Dio” è il finanziatore numero uno di Radio Maria. Di più: l’emittente religiosa è in cima alla lista delle radio che ricevono ogni anno un contributo pubblico. Negli ultimi tre anni di cui si conoscono le cifre, ha incassato 779 mila euro per il 2011, 730 mila per il 2012 e 581 mila per il 2013: due milioni e 90 mila euro nel triennio. Per svolgere un servizio pubblico? No, a titolo di “mero sostegno”, in base a una legge di 18 anni fa varata per sostenere le emittenti locali che però le assicura un canale privilegiato.
Non mi piace per niente leggere questa notizia, perchè ogni mattina , all’inizio delle trasmissioni, c’è sempre un lungo appello per sollecitare offerte da parte dei radioscoltatori, che in genere sono anziani e/o malati.
Se una radio ha finalità di lucro, non è una radio speciale, è solo una radio locale come tutte le altre che vivono di pubblicità….e direi che anche Radio Maria dovrebbe ricorrervi.