Oggi è S. Lucia e qui, in questa parte di Emilia dove mi trovo, molti bambini stamattina avranno trovato i doni sotto l’albero. Non ho trovato spiegazioni per il fatto che sia proprio questa santa a portare i doni e non è vero che la notte di S. Lucia sia la notte più lunga che ci sia (forse lo è per i bambini che aspettano i regali), infatti il solstizio d’inverno si avrà solo fra qualche giorno. Forse la spiegazione di tutto è in quel nome “Lucia”, derivante chiaramente da “lux” (luce) che la fa invocare nel periodo più buio dell’anno per impetrare il ritorno della luce.
Nei miei ricordi di bambina mi rivedo svegliarmi quando era ancora buio a cercare in fondo al letto il piccolo tesoro lasciato lì durante quella notte magica: qualche caramella, qualche cioccolatino, l’immancabile mandarino, un libro o un giocattolo, un pupazzetto di zucchero …. Fuori a volte nevicava, ma non mi sognavo certo di non andare a scuola, naturalmente a piedi come sempre: avrei potuto raccontare anch’io alla maestra quanto ero stata fortunata!
La magia però veniva presto smascherata e con la magia finivano anche i regali …..
Ritornando alla storia di Lucia, si sa che era una fanciulla di buona famiglia di Siracusa e che fu denunciata come cristiana da un suo pretendente respinto durante le persecuzioni di Diocleziano. Fu condannata al rogo, ma il fuoco non la uccise e fu quindi decapitata.
Ora è venerata, oltre che nella sua città natale, di cui è patrona, anche in molti paesi del Nord-Europa, dove la luce in questa stagione è un bene raro…