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In ogni borgo, in ogni centro abitato italiano si possono trovare tesori d’arte di grande valore e si corre il rischio di andare per il mondo in cerca di ciò che viene più pubblicizzato e di continuare ad ignorare ciò che è vicino a noi.
Forse perchè le mete proposte quest’anno dal pellegrinaggio quaresimale erano proprio dietro l’angolo, molti hanno forse pensato che non valesse la pena di partecipare, ma ora che è appena finito, devo dire loro che hanno avuto torto!!!
Infatti la visita al battistero di Oggiono, ci ha consentito di conoscere un monumento tra i più antichi della nostra zona e di partecipare ad una breve, ma significativa cerimonia che ci ha aiutato a rinnovare il ricordo del battesimo.
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Ad Annone, abbiamo potuto ammirare il polittico della Passione, un’opera di grandissimo valore restaurata a Milano e solo recentemente riportata nella chiesetta di S. Giorgio, per la quale era stata concepita.
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Infine siamo stati al santuario di S. Maria della Noce di Inverigo, costruito per ricordare un episodio che la tradizione popolare ha considerato prodigioso: tra i rami di un noce, la Madonna sarebbe apparsa a due fanciulli che, andati a cercare legna, si erano smarriti nei boschi e avrebbe loro indicato la strada del ritorno dando loro anche un pane per sfamarsi. E lì, sul sagrato della chiesa anche noi abbiamo mangiato pane e noci….
Resta in tutti coloro che hanno partecipato il ricordo di una giornata trascorsa in serenità, gustando la bellezza che i nostri antenati hanno saputo creare e lasciarci in eredità.