Il dottor Spagnuolo riprende l’argomento della volta scorsa, ma con un taglio diverso, perché passa a trattare delle libertà collettive, sancite dagli articoli 16, 17, 18, 19, 20 della nostra Costituzione. Nell’ articolo 16 si parla di libertà di circolazione e di soggiorno. Questa libertà riguarda i cittadini italiani, ma anche tutti quelli che si trovano sul territorio dello Stato. Se non ci sono ristrettezze imposte in base a una legge dello Stato, i cittadini, ma anche gli stranieri che si trovano in Italia, hanno il diritto di circolare sul territorio italiano, su quello europeo e anche nei paesi dell’area Schengen (area che comprende 26 Stati europei che, in base a un Trattato, hanno abolito i controlli sulle persone alle frontiere e hanno costituito un’unica frontiera e funzionano come un unico paese). Per gli stranieri, naturalmente regolari, è necessario il permesso di soggiorno (o anche l’attestazione della sua richiesta) per permettere loro di circolare liberamente in Italia e in Europa. Il docente ci spiega che il permesso di soggiorno può essere dato per motivi di studio, di lavoro, per ricongiungimento familiare e per ragioni umanitarie. Il docente aggiunge che il permesso per ragioni umanitarie o asilo politico è sancito in modo specifico dall’art. 10 della Costituzione. Comunque, ci sono delle restrizioni alla “libertà di circolazione”, legate a motivi di sicurezza e di sanità. Il docente continua sottolineando che la libertà di circolazione è fondamentalmente garantita, ma deve rispettare l’interesse collettivo. Infatti, dall’articolo 17, la Costituzione comincia a trattare di libertà collettive e, in modo specifico, della libertà di riunione. La libertà di riunione si può esercitare: • in un luogo privato; • in un luogo aperto al pubblico; • in un luogo pubblico. Al fine di evitare disordini, la Costituzione prevede che la libertà di riunione in un luogo pubblico possa essere esercitata solo in presenza di un preavviso alle autorità. L’art. 18 sancisce, invece, la libertà di associazione. Sono permessi tutti i tipi di associazioni, tranne quelle che vanno contro l’interesse dello Stato. Il docente sottolinea che le associazioni devono essere senza scopo di lucro, altrimenti diventano Società. Sono anche vietate le associazioni militari. Infine, gli articoli 19 e 20 trattano della libertà religiosa. Il docente sottolinea che l’Italia è un paese laico dove non esiste la religione di stato, per cui i cittadini sono liberi di professare la loro religione, purché non vadano contro il buon costume e l’ordine pubblico. L’art. 20 sancisce il non pagamento delle tasse da parte degli enti religiosi. Il docente termina la sua lezione invitandoci al prossimo incontro nel quale parlerà della famiglia e del diritto sociale.
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Alle 16.00 il dottor Lissoni ci parla delle infiammazioni acute e croniche. L’infiammazione acuta è essenziale per la sopravvivenza; essa si risolve in breve tempo perché i meccanismi immunitari contrastano i microbi invasori mettendo in attività un sistema per ripristinare le cellule danneggiate e eliminare quelle morte. Nell’ infiammazione acuta i capillari si dilatano, diventano permeabili per portare più sangue e facilitare, così, il passaggio dei globuli bianchi che devono raggiungere le cellule danneggiate. Le caratteristiche dell’infiammazione acuta sono 5: 1. Dolore da lesione; 2. Arrossamento; 3. Gonfiore e calore; 4. Dolore infiammatorio; 5. Riduzione della funzionalità del tessuto infiammato. Le cause dell’infiammazione acuta sono le seguenti: infezione; ipersensibilità; lesione dei tessuti e autoimmunità; corpi estranei. L’infiammazione cronica, invece, è un fenomeno negativo. Le sue caratteristiche sono: 1. Maggior durata nel tempo; 2. Prevalenza dell’infiammazione dei tessuti; 3. Focolai simultanei infiammatori e di guarigione, 4. Fibrosi e necrosi dei tessuti. Questo tipo di infiammazione è negativo perché facilita l’insorgere di diverse malattie. Infatti, mentre fino a pochi anni fa l’infiammazione era un problema come gli altri, un sintomo da “spegnere” con i medicinali giusti ma di cui non preoccuparsi più di tanto, negli ultimi decenni la visione è cambiata e l’infiammazione è al centro degli interessi di medici e ricercatori. Si è capito, infatti, che questo “fuoco” può compromettere la salute e che è fra i meccanismi principali di una serie interminabile e variegata di malattie come il diabete e l’asma. Per contrastarla bisogna sapere da che cosa può dipendere; bisogna conoscere le modalità con le quali influenza la salute e scoprire come curarla con eventuali farmaci. L’infiammazione cronica può essere influenzata da: autoimmunità; familiarità; obesità; diabete; asma; allergie; problemi intestinali; scarsa igiene dentale; sindrome metabolica. L’infiammazione cronica danneggia le arterie e il cuore. Il sistema nervoso, le articolazioni, la cute. Dopo aver analizzato in modo minuzioso tutte le cause che provocano l’infiammazione cronica e tutte le patologie che possono derivare da essa, il dottor Lissoni ci rimanda alla prossima lezione del 5 novembre alle ore 16.00 nella quale ci spiegherà che cosa fare per evitare le infiammazioni e come curarle. Arrivederci alla prossima lezione