E’ sempre interessante andarsi a rivedere la storia della partecipazione al voto nel nostro paese ( su Wikipedia c’ è una sintesi breve , ma chiara).
Le leggi che si sono susseguite dal 1848 in poi hanno riconosciuto il diritto all’ elettorato attivo prima a una ristretta minoranza e poi via via lo si è riconosciuto a una fetta sempre maggiore di cittadini, tenendo conto del censo, dell’ alfabetizzazione, della quota di tasse pagate e del servizio militare prestato. Solo agli inizi del Novecento si arrivò al suffragio “universale”, ma inteso sempre come riservato a tutti i “maschi” maggiorenni. Le donne non venivano mai nominate: non erano considerate cittadine, ma esseri subalterni senza capacità di opinione politica.
Solo il 1 febbraio 1945 una legge riconobbe alle donne il diritto di voto : e mi pare giusto ricordarlo!