Ieri sera ho visto in TV un film non recentissimo, ma che potrebbe essere stato girato anche ieri, dato che rispecchia una realtà che in America si è manifestata in tutta la sua tragica imponenza proprio pochi giorni fa e che spesso fa la sua comparsa anche sulle pagine dei giornali di casa nostra.
Il film di cui sto parlando è “America History X” la cui trama è presto detta:
Derek e Denny sono i due figli di un pompiere morto durante un incendio. I due ragazzi hanno assorbito dal padre un razzismo viscerale, che porta il maggiore dei due ragazzi, Derek, a farsi reclutare nel clan di un editore che vive stampando riviste e materiale neonazista. Il contrasto fra bianchi e neri nel quartiere è molto forte e Derek uccide un ragazzo nero che voleva rubargli l’auto. Denny invece va a scuola ed è molto bravo, ma un giorno deve presentare una relazione e lui sceglie come tema il “Mein Kampf”di Hitler. Viene segnalato e il “tutore” che segue il caso di Derek gli dice che dovrà rifare il suo lavoro raccontando la storia di suo fratello. Il tema avrà come titolo appunto”American history X”. In carcere Derek viene abusato selvaggiamente da quei neonazisti che credeva suoi amici e trova invece aiuto e protezione da un ragazzo nero. Quando esce di prigione, è cambiato e non vuole più avere a che fare coi suoi vecchi compagni skinhead pieni di odio e dediti alla violenza e non vuole nemmeno che il fratello minore continui a frequentarli, ma alla fine sarà proprio Denny a pagare il prezzo più alto dell’odio che devasta il quartiere.
Il film è molto avvincente ed è ispirato a una storia vera. I ricordi di Denny e di Derek vengono raccontati con sequenze in bianco e nero e i due attori protagonisti danno prova di grandi capacità interpretative.
Guardando questo film il mio pensiero riandava alle scene viste un paio di settimane fa durante l’assalto al Campidoglio a Washington e ho pensato che non sarà facile per il nuovo Presidente Biden neutralizzare le spinte razziste dei milioni di americani che si sono sentiti spalleggiati da Trump.
Il razzismo si nutre di ignoranza e viene fomentato da leader senza scrupoli per ragioni di potere, ma la violenza produce violenza e l’odio avvelena il cuore di chi lo nutre in sè e gli toglie il bello del vivere.