Siamo nel 1919. La Grande Guerra è appena finita e Anna, una bella ragazza di 20 anni, piange per Frantz, il fidanzato morto in combattimento, sulla cui tomba porta ogni giorno fiori freschi; e con lei piangono i genitori di Frantz , che l’hanno accolta in casa come una figlia. Un giorno arriva in paese un francese, che porta anche lui fiori sulla tomba di Frantz, ma il suo arrivo suscita ostilità in paese, dove tutti hanno perso qualcuno in guerra. Il giovane, che si chiama Pierre, cerca di incontrare il padre di Frantz, ma quando questi capisce che è francese, lo caccia in malo modo, poi però grazie ad Anna Pierre riesce a farsi ricevere e dice di essere stato un amico di Frantz, di averlo conosciuto a Parigi dove insieme hanno trascorso giorni spensierati prima della guerra. I suoi ricordi sono come balsamo per Anna e i due anziani che la ospitano: per loro sentire parlare di Frantz è un po’ come farlo rivivere. Intanto tra Pierre e Anna nasce un sentimento tenero e timido, che però viene sconvolto dalla rivelazione scioccante del ragazzo: in realtà lui e Frantz si sono solo incontrati casualmente in trincea , per qualche attimo…. poi Pierre ha sparato al nemico Frantz , che è morto. Pierre è venuto a chiedere perdono ai genitori del ragazzo che lui stesso ha ucciso ….Anna sola sa la verità e la terrà ben nascosta ai due anziani genitori, che continueranno ad attendere la visita di Pierre…. Anna dopo un momento di depressione va a Parigi e lì ricomincerà a vivere guardando al futuro…
In questo film di François Ozon sono le donne a cercare di superare le lacerazioni terribili che ogni guerra produce, sono loro a comprendere che le contrapposizioni e l’odio non hanno senso e che bisogna voltare pagina perchè la vita ricominci. Gli uomini invece sono pieni di odio e di rancore, sia nel paese tedesco sia a Parigi.
Il regista vuole inoltre dimostrare come a volte la menzogna sia preferibile a una verità troppo dura, inaccettabile : mentire diventa un atto di carità e di misericordia…
Il film è quasi tutto in bianco e nero; sono a colori solo i ricordi dei giorni felici e i momenti della speranza; tutta l’ambientazione e i costumi sanno ben ricreare l’atmosfera di quegli anni bui.