Joy è una giovane donna che ha alle spalle un matrimonio fallito e una famiglia piuttosto complicata : una madre che cerca di dimenticare la sua solitudine passando la vita davanti alla TV e appassionandosi ai personaggi delle telenovele; due figli piccoli; un padre, piccolo imprenditore sempre in cerca di nuove storie sentimentali; un ex-marito che non sa rinunciare al suo sogno di diventare un cantante famoso, ma che non riesce a mantenersi. Per fortuna c’è una nonna che continua a rassicurarla e a incoraggiarla. Joy deve pensare a tutto, ma perde il lavoro e la situazione diventa davvero critica, tuttavia lei, che fin da piccola ha sempre avuto una gran fantasia e una grande creatività , inventa un nuovo mocio e vuole brevettarlo e produrlo. In questa avventura troverà alleati e avversari , che la porteranno alla soglia del fallimento, ma lei non si arrenderà e alla fine potrà realizzare i suoi sogni.
Il film mette in risalto due modi diversi di fruire del mezzo televisivo: quello spersonalizzante della mamma maniaca delle soap e quello attivo di Joy, che riesce ad imporre il suo prodotto tramite le televendite; c’è poi in discussione il ruolo della famiglia, più propensa a fare da palla al piede che da sostegno e viene puntualizzato anche l’aspetto maschilista del mondo degli affari, pronto ad approfittare della presunta ingenuità di Joy.
Gli interpreti principali sono tutti molto bravi, ma tra loro mi sono piaciuti in modo particolare De Niro e Isabella Rossellini: entrambi portano evidentissimi i segni della loro non più giovane età, ma disegnano con ironia e leggerezza due personaggi carichi di simpatia.