Come consigliato dal prof. Cossi, ho cercato su Rai play il film “Le vite degli altri”.
E’ ambientato nel 1984 nella Germania dell’est, dove la Stasi imponeva un pesante regime poliziesco: tutti venivano spiati e chi appena accennasse a una critica si vedeva stroncare la propria carriera e a volte anche la vita.
Nella storia narrata nel film ci sono due personaggi importanti: Gerd Wiesler, un agente della polizia segreta, inflessibile e fanatico sostenitore del regime comunista e Georg Dreyman , un commediografo, che riesce ad avere una vita abbastanza tranquilla per il suo atteggiamento apolitico: lui preferisce non occuparsi di certi problemi. Non è così invece per un regista suo amico, al quale viene proibito di lavorare. Quando questi, giunto alla disperazione si suicida, Dreyman comincia a riflettere e a trovare assurdo il regime che sopravvive opprimendo i cittadini, per questo intraprende un’attività clandestina di propaganda antigovernativa. La sua compagna, attrice di grande talento, viene presa di mira da un politico potente, che per poterla avere per sè, ordina che il drammaturgo venga spiato giorno e notte. Questo incarico viene affidato a Gerd, che introducendosi nella vita di Georg, a poco a poco impara ad apprezzarne i sentimenti e aggiusta i suoi rapporti di sorveglianza per non far scoprire l’attività clandestina del commediografo. Quando però la sua compagna viene torturata e costretta tradirlo, è proprio Gerd a salvarlo rimuovendo dal suo appartamento le prove della sua attività clandestina.
Il film ritrae bene l’atmosfera di oppressione e di continua tensione in cui si vive sotto un regime totalitario: dove non esiste libertà di pensiero e di parola, anche una semplice battuta di scherzo può diventare un reato gravissimo; puoi temere di essere denunciato anche dalle persone più vicine a te, la tua vita è in balia di funzionari prepotenti e assetati di potere.
Ha ragione il prof. Cossi: questo è un film da vedere!