UTE: Le tragedie di Manzoni – La Cina al tempo di Matteo Ricci: il governo

Nel riprendere il discorso sul Manzoni, il prof. Galli ricorda brevemente alcune note biografiche riguardanti lo scrittore, che dopo una giovinezza un po’ scapestrata arriva alla conversione al cattolicesimo  (di impronta giansenista), che segnerà una svolta decisiva nella sua vita e nella sua produzione artistica.

Aderisce al romanticismo, ma terrà sempre presenti tre criteri: il VERO (fedeltà alla verità storica che l’artista può arricchire con sentimenti ed emozioni), l’UTILE (formare coscienze religiose e morali) e l’INTERESSANTE (coinvolgere un pubblico più vasto – la borghesia). Nelle sue opere si fondono illuminismo, romanticismo e cristianesimo.

Tra il 1815 e il 1822 scrisse gli “Inni Sacri” e le “Odi Civili”; tra queste ultime sono da ricordare il “5 Maggio” e “Marzo 1821”.

Per raggiungere un pubblico più vasto, Manzoni pensa che il teatro sia utile allo scopo e scrive le sue tragedie, in cui alla verità storica unisce le sue invenzioni e dove il “coro”, tipico delle tragedie greche, ha il compito di esprimere i commenti e il pensiero dell’autore stesso.

Dopo questa premessa, il nostro docente ci riassume la vicenda storica del “Conte di Carmagnola”, capitano di ventura al soldo del granduca di Milano e poi di Venezia. Accusato di tradimento (accusa non condivisa dal Manzoni) verrà decapitato. Appartiene a questa tragedia il coro famoso soprattutto per il suo incipit (S’ode a destra uno squillo di tromba …), ma  dolorosamente attuale nella sue strofe finali:

….

  Stolto anch’esso! Beata fu mai
gente alcuna per sangue ed oltraggio?
Solo al vinto non toccano i guai;
torna in pianto dell’empio il gioir.
Ben talor nel superbo viaggio
non l’abbatte l’eterna vendetta;
ma lo segna; ma veglia ed aspetta;
ma lo coglie all’estremo sospir.
16.  Tutti fatti a sembianza d’un Solo,
figli tutti d’un solo Riscatto,
in qual ora, in qual parte del suolo,
trascorriamo quest’aura vital,
siam fratelli; siam stretti ad un patto:
maledetto colui che l’infrange,
che s’innalza sul fiacco che piange,
che contrista uno spirto immortal!

La guerra, dice il Manzoni come papa Francesco oggi, è sempre una sconfitta per tutte le parti coinvolte, che dovrebbero riconoscersi come fratelli e figli di uno stesso Dio.

Chi volesse rileggere l’intero inno, può cliccare QUI

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LA CINA AL TEMPO DI MATTEO RICCI: IL GOVERNO.

Come già detto, Matteo Ricci, il gesuita che per primo cercò di portare il Vangelo in Cina, comprese che la sua impresa poteva avere qualche speranza solo se fosse riuscito a innestare il suo annuncio nella cultura e nella civiltà di quel popolo antico. Per questo, studia le istituzioni che in quel momento governano i popoli sottoposti all’impero cinese, governato dalla dinastia Ming.

Il Celeste Impero (così veniva definita la Cina) si reggeva su un sistema assimilabile al nostro feudalesimo, la cui origine può essere datata intorno al 221 a. C. (secondo il parere di Matteo Ricci), quando qui da noi imperversavano le guerre puniche.

C’era a capo un sovrano assoluto, che affidava il governo delle varie province ai “mandarini”, burocrati appartenenti alla nobiltà, appositamente istruiti.

Al giorno d’oggi, in Cina il nome di Matteo Ricci è ancora tenuto in grande considerazione, mentre nessuno ricorda Marco Polo, forse perchè il mercante veneziano appartiene al periodo dell’invasione mongola, che i Cinesi hanno subito con grande umiliazione.

Basterebbe ….

l’ultima notte di Ottobre ci ha portato  nubifragi e vento impetuoso, che hanno provocato allagamenti diffusi e diversi danni anche in zone vicine.

Intorno alle cinque del mattino sono stata svegliata dal frastuono del vento che “muggiva” tra i caseggiati vicini, mentre la pioggia scrosciava violentemente su ogni cosa.

Appena mi sono resa conto di ciò che stava accadendo, il mio primo pensiero è stato: – Sono fortunata: posso starmene qui al caldo e al sicuro, mentre tanta gente in questo momento vive nella paura, al freddo, al buio, senza cibo, senza più nulla al mondo e senza possibilità di trovare conforto e ristoro….

Per certuni è la natura con le sue leggi inderogabili a portare sofferenza, ma in altri casi è l’uomo stesso che diventa il nemico mortale per i suoi simili: basterebbe un po’ di buona volontà da parte di tutti per evitare tragedie immani.

Leggendo “Quando vedo il cielo”

Sto leggendo “Quando vedo il cielo – lettera di condivisione per chi è in ricerca” del giovane sacerdote, nativo di Erba, William Abruzzese.

In questo libro egli esamina diverse teorie filosofiche sugli eterni interrogativi che riguardano la nostra esistenza e fa notare all’inizio come nessuna teoria finora formulata sull’origine dell’universo riesca a spiegare cosa  sia veramente successo nella notte dei tempi.

Per quanto mi riguarda, l’idea di un Dio Creatore mi piace, perché con essa tutto il mio mondo trova un ordine e un senso, senza di essa tutto resta affidato al caso e al …caos e il caos mi disorienta.

Mi piace pensare che se l’uomo va scoprendo sempre più i segreti della natura (sia quella infinitamente grande del cosmo, sia quella infinitamente piccola dell’atomo e delle sue particelle) è perché è stata creata secondo leggi compatibili col nostro pensiero, con le nostre capacità intellettive e che forse in questo consiste il nostro essere fatti “a immagine di Dio” (oltre alla capacità sublime di amare).

Trascrivo alcune righe  sul problema dell’evoluzione, in cui viene riportato il pensiero di M.A. Novak:

“Dio ha scelto di dispiegare la sua creazione nel tempo … …L’evoluzione è un principio organizzatore del mondo vivente: Dio la usa per dispiegare la vita sulla terra. La potenza creatrice di Dio e le leggi dell’evoluzione non sono in conflitto tra loro. Dio agisce attraverso l’evoluzione, ne è la causa ultima”

Anche questa idea mi dà serenità.

 

 

Ute: Intelligenza artificiale: nuove frontiere.

L’argomento che, oggi, il dr. Rizzi ha trattato in Sala Isacchi è di estrema attualità e ha dato luogo in questi ultimi tempi a molte discussioni, per le implicazioni straordinarie e forse un po’ inquietanti che ne derivano.

La CHATGPT fa parte dei programmi per conversazioni automatizzate ed è in grado di creare conversazioni simili a quelle umane.

Apparteneva a una società NoProfit di cui faceva parte Elon Musk, il quale però a un certo punto uscì dalla società e fu sostituito da Microsoft. La chatGPT si avvale di un software che simula la struttura del cervello umano ( ha ben 100 miliardi di connessioni) e le macchine costruite con tale software  sono in grado di imparare molte cose, se addestrate in modo adeguato.

La ChatGPT è dotata di un modello linguistico in grado di comprendere il linguaggio umano: può comprendere il senso di una frase e rispondere a domande su argomenti conosciuti, adeguandosi al contesto.

Su internet ci sono diverse possibilità di collegarsi a una chatGPT anche solo digitandone il nome e può essere molto utile in varie situazioni: è in grado di programmare viaggi, di preparare relazioni varie, può fornire assistenza vocale e di scrittura per disabili, sviluppare giochi …

Dopo questi primi accenni alle straordinarie possibilità di questo programma, il dr. Rizzi ci ha mostrato alcuni esempi di utilizzo da lui messi in atto.  Con  il primo test la chatGPT gli ha fornito una relazione sulla rivolta dei Ciompi a Firenze del 1378, che il nostro docente ha poi confrontato con la versione data dalla Treccani:  quest’ultima era certamente migliore.  In seguito  ha chiesto di riassumere un capitolo di “Canne al vento” e anche in questo caso il risultato è stato certo strabiliante, ma se confrontato con lavori simili eseguiti da mente umana se ne evidenziano i limiti.

In conclusione possiamo dire questa nuova tecnologia può essere utile in certe situazioni, ad esempio  per velocizzare il reperimento di informazioni o la stesura di un articolo, ma bisogna poi essere in grado di valutarne gli elaborati, che non sono esenti da errori e imprecisioni.

In definitiva è consolante sapere che una macchina è sempre una macchina e non è certo superiore al cervello umano, ma viene da pensare a cosa potrebbe accadere se questa tecnologia fosse utilizzata da malintenzionati…

N.B. Per un impegno, non ho potuto assistere alla lezione di don Vismara, mi dispiace…

 

UTE: Saggezza della Cina e filosofia dell’Occidente.

Per una serie di motivi non ho potuto presenziare alle lezioni di Venerdì scorso, tuttavia ho potuto seguire la lezione del dr. Porro tramite la registrazione cortesemente inviatami dal nostro Presidente che ringrazio.

Ecco perciò alcuni pensieri tratti dall’ascolto:

Fran¢ois Julien, filisofo francese contemporaneo è andato in Cina dopo la Rivoluzione Culturale e ha confrontato tra la cultura confuciana e quella occidentale, infatti solo confrontandoci con l’altro possiamo capire chi siamo davvero.

Il tema della saggezza è stato sviluppato nel mondo greco: saggezza è conoscenza della vita, la sapienza invece riguarda più l’istruzione, il sapere.

Il saggio sa gustare la vita, forse il sapiente non lo fa; gli antichi  filosofi raccomandavano di perseguire la atarassia, la saggezza, il non lasciarsi turbare dalle vicende della vita, lasciandosi andare all’andamento della natura. La saggezza però  in occidente non ha avuto grande sviluppo, mentre in Cina non si è sviluppata la filosofia.

La Cina ha elaborato un pensiero forte: non si è interessata della filosofia , ma della saggezza. Il saggio è senza idee. Il filosofo è ricco di dubbi.

Ogni filosofo assume un’idea che è forzatamente parziale e il successore gli si contrappone; la filosofia non risponde alle domande, ma studia il modo migliore di porle.

Il saggio secondo Confucio deve fare il vuoto in se stesso.. Il vuoto è essenziale e  dà senso alle cose attorno a noi. Facendo il vuoto in se stesso il saggio resta aperto alle varie fasi del vivere.

Noi occidentali abbiamo dato importanza al Tempo, che annulla ogni fase precedente, il nostro vivere è sottoposto al giogo del Tempo: concepiamo la vita come una linea che ha un inizio e una fine, e ci siamo concentrati su quest’ultima concludendo spesso che il vivere è vano, perché svanirà.

I Cinesi cercano di vivere il momento, ogni fase della vita, cogliendo ogni momento favorevole. Non siamo in una valle di lacrime, ma siamo accolti dal mondo e dipende da noi sfruttare al meglio le nostre opportunità. Ogni momento va vissuto al meglio.

Nei dialoghi di Confucio i discepoli pongono domande e Confucio spesso non risponde o è evasivo; non c’è bisogno di parlare (il cielo non ha bisogno di parlare), l’importante è mantenersi in sintonia con il creato. L’alternarsi delle fasi Yang e Yin scandisce il processo della natura e ci si deve adeguare ad esso . In Occidente diamo importanza all’azione, nella tradizione cinese non è così, il taoismo dice “fa in modo di non agire”.

Secondo Julien un’azione è efficace quando consegue il suo fine. L’efficienza si misura col rapporto tra il fine e il mezzo utilizzato.

Noi siamo attratti dagli eventi spettacolari, i Cinesi invece dicono che “il grande generale è quello di cui non si sente parlare”: la guerra si risolve osservando la situazione in cui si deve agire e attraverso interventi minimi si riesce a mettere in difficoltà l’avversario.

Le azioni spettacolari non hanno efficacia nel lungo periodo. Sono più efficaci le trasformazioni silenziose.. lente, bisogna fare attenzione agli indizi, anche in educazione e intervenire prontamente per evitare che la situazione si aggravi.

Bergson diceva che vivere è un processo, è invecchiare, ma non esiste la vecchiaia, esiste il processo dell’invecchiamento.

Il saggio per i cinesi non ha alcun insegnamento da proporre; la verità per i Greci è portare alla luce quanto è nascosto. I Cinesi anticamente non conoscevano nemmeno la parola verità. Il saggio vuole essere adeguato e in sintonia con il mondo, non invita a conoscere il mondo, ma chiede di mantenere la connivenza con il mondo.

La filosofia ha una sua storia, la saggezza no. Il saggio indica come vivere non come pensare.

Il saggio non contesta il potere politico, e nella tradizione cinese non c’è l’atteggiamento della contestazione.

La Cina non ha mai conosciuto la democrazia e non  concepisce il ruolo dell’opposizione.

Veramente molto interessante questa lezione del bravissimo prof. Porro

Lo strano caso dei wallaby.

In questo articolo de “La Provincia di Lecco” si può trovare una storia curiosa, per la quale si stanno mobilitando molte persone nella zona di Erba e di Lecco.

I wallaby sono piccoli marsupiali, che, per effetto di una legge scritta forse troppo frettolosamente, da un giorno all’altro sono stati etichettati non più come timidi e innocui erbivori ma pericolosi animali esotici. Così la piccola “colonia” di questi animali, che vive da molti anni  sull’isola del Lago di Pusiano, in condizioni di libertà in un ambiente paradisiaco, ora si ritrova in Toscana a vivere in gabbie e recinti .

Perché non è data ai giudici la possibilità di giudicare secondo lo spirito della legge e  devono invece attenersi pedissequamente alla lettera?

Si sa che la lettera uccide…

UTE: La comunicazione suggestiva – Diffusione del Cristianesimo nel territorio briantino.

Con questa lezione la dr.ssa Maria Adele Pozzi ha spiegato il motivo per cui i truffatori prendono di mira preferibilmente gli anziani.

Il nostro cervello infatti si compone di tre parti: la parte rettiliana  soprassiede agli istinti, una seconda  parte o sistema limbico regola le reazioni e la terza parte o neo-corteccia è sede della razionalità e del pensiero ed è anche quella che completa il suo sviluppo intorno ai 25 anni, ma è anche la prima a risentire dei danni da invecchiamento.

Tutti noi siamo sottoposti a stress in modo diverso a seconda delle situazioni in cui ci troviamo, ma è anche diverso in ognuno di noi il livello di tolleranza dello stress. In caso di pericolo, può accadere a una persona anziana di non riuscire a controllare pienamente le emozioni e di non trovare il modo più efficace per reagire.

Importante è saper riconoscere le intenzioni delle persone con cui ci troviamo a interagire. Le tecniche suggestive (quelle messe in atto dai truffatori) puntano alla nostra emotività e tendono a farci confondere, tanto da non riuscire a trovare la reazione giusta, più appropriata.

Il trauma da truffa è molto pesante e persiste nel tempo, portando alla depressione. In questi casi è bene non chiudersi in sé stessi per la vergogna di essersi lasciati circuire, anzi bisogna parlarne coi familiari  e se necessario ricorrere anche allo psicologo o allo psichiatra.

E’ poi sempre bene segnalare truffe andate a segno o anche solo tentativi di truffa alle autorità, senza lasciarsi frenare da timori ingiustificati.

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Don Alessandro Vismara continua il discorso sulla diffusione del cristianesimo nelle nostre zone soffermandosi sul termine Brianza.

In origine, il termine stava ad indicare il monte omonimo e un ristretto territorio circostante su cui sorgevano alcune chiese; esso è comparso per la prima volta in un documento, relativo a una donazione di terreni, datato 16 agosto 1107.

Con i Visconti si cominciò a parlare di Martesana (termine che deriva probabilmente da Castelmarte, luogo in cui sorgeva una fortificazione militare romana)  per indicare un vasto territorio che andava da Milano a Erba, Cantù, Agliate, e tanti altri. In questi territori nel corso del IV secolo d.C. era ancora prevalente il culto pagano; solo nel V secolo sorsero le prime chiese e i primi battisteri (prima bisognava andare a Milano per farsi battezzare). I primi luoghi di culto cristiano sorgevano all’interno delle ville padronali (forse abbandonate) e vennero chiamate chiese plebane quelle che erano frequentate da tutta la popolazione del territorio in cui sorgevano. Le chiese plebane furono poi chiamate “pievi” e tale denominazione rimase fino al 1972 (quando furono sostituite dai decanati).

L’uso dell’acqua, dell’incenso, delle processioni e delle rogazioni  già presente nel culto pagano venne adeguato alle esigenze della nuova religione.

Tra le pievi più importanti possiamo ricordare quella di Incino (Erba) e quella di Agliate, entrambe sorte accanto a un punto di guado del Lambro.

Le prime lapidi con scritte cristiane risalgono al V secolo; le lettere B.M. (alla buona memoria) contraddistinguono le iscrizioni cristiane, mentre le lettere D.M. (Dei Mani) caratterizzano le sepolture pagane.

Ute: Il secolo cinese(?) – “Lourdes” di E. Zola.

La dr.ssa Myriam Colombo, per la prima volta all’UTE, ci ha fatto un breve excursus sulla storia più recente della Cina, che in questi ultimi decenni sta  acquisendo un sempre maggior peso nelle vicende del mondo.

Le origini della civiltà cinese risalgono a 6000 anni  prima della nascita di Cristo e si parla di impero cinese dal 211 a.C. fino ai primi anni del 1900.  A più riprese la Cina, durante la sua lunga storia  ha subito vari tentativi di colonizzazione da parte di vari stati (Portogallo, Inghilterra, Giappone, Russia).

Nel 1911 l’imperatore del momento cerca di introdurre delle riforme, ma ormai il declino è inarrestabile e si ha una fase di transizione in cui il potere è gestito da oligarchi locali fino alla comparsa sulla scena di Chiang Kai-shek che riunì la Cina, ma nel 1927 scoppiò la guerra civile che vide contrapposti il suo partito nazionalista e il partito comunista guidato da Mao Zedong (o Mao Tse tung). La guerra durò più di vent’anni e terminò con la fuga di Chiang Kai-shek sull’isola di Formosa (Taiwan) e con l’instaurazione di un regime comunista con a capo Mao Zedong., che governò fino alla sua morte nel 1976. Gli succedette Den Xiao Ping che introdusse delle riforme e in Cina si instaurò un socialismo di mercato che consentì la modernizzazione dell’agricoltura e l’apertura agli investimenti stranieri; ciò consentì a una ristretta élite di arricchirsi, ma la popolazione non ne ebbe benefici sensibili. Nel 1989, i giovani di Pechino scesero in Piazza Tienanmen per chiedere riforme, ma la loro protesta fu repressa molto duramente.

OGGI, la Cina ha 1.400.000.000 di abitanti, il 18% della popolazione mondiale, compresi i 50 milioni di cinesi residenti all’estero; la parte più densamente popolata è la zona a Est, che si affaccia sull’oceano; le due città più importanti sono Pechino (20 milioni di abitanti) e Shanghai (27 milioni).

I diritti civili fondamentali sono negati alla maggior parte della popolazione e le condizioni di vita delle  56 minoranze etniche sono anche più difficili. Su tutti i mezzi di informazione viene esercitata una ferrea censura. Il potere è esercitato da membri del partito comunista, i cui rappresentanti si riuniscono ogni 5 anni per eleggere chi ricoprirà le cariche più importanti. Attualmente Xi Jinping è al suo terzo mandato come capo della Repubblica Popolare Cinese.

Dal 2001 la Cina è entrata a far parte del WTO e da quel momento è iniziato un periodo di grande crescita: i suoi prodotti hanno invaso il mondo facendo concorrenza a tutte le altre nazioni ed è ora la seconda potenza economica al mondo.

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LOURDES – Le apparizioni della Madonna a Bernadette Soubirous ebbero subito grande risonanza in Francia e accesero un vivacissimo dibattito tra i conservatori (tra cui i cattolici) e la sinistra al governo che arriva a proibire i pellegrinaggi e a minacciare di chiudere la grotta di Lourdes.

Zola durante un viaggio, si ferma a Lourdes e conosce il famoso medico Charcot, che ritiene che molti presunti miracoli siano da attribuire a isteria e Zola sposa questa teoria.

Nel suo romanzo intitolato appunto “Lourdes” … racconta il viaggio di un giovane sacerdote, Pierre Froment, tormentato da continui dubbi sulla fede, che da Parigi si reca a Lourdes, affascinato dai racconti di miracolose guarigioni e dalla figura di Bernadette, la pastorella che attraverso le apparizioni della Vergine diede inizio al suo culto nella cittadina pirenaica. Il viaggio, che dura cinque giorni, sarà caratterizzato da drammi ma anche singolari guarigioni, specie quella della sua amica d’infanzia Maria, ma non permetterà al sacerdote di recuperare la fede. (da Liber-liber.it)

Il prof. Porro parla sempre con grande passione degli autori francesi, delle opere dei quali cura o ha curato  la traduzione .