Tanti olocausti….

genocidio dei popoli precolombiani ad opera dei conquistadores

 

 

 

 

Nel corso della storia più o meno recente tanti sono stati gli olocausti, i genocidi perpetrati da uomini sui propri simili e nel giorno della memoria mi pare giusto allargare lo sguardo per ricordare ….           L’ ordine cronologico lascia a desiderare per la difficoltà di inserire più di un’ immagine, ma spero si possa capire ugualmente il senso del post.

Olocausto di ebrei, ma anche di omosessuali, di malati di mente, di zingari...
stragi del popolo cambogiano
genocidio di indiani d' America

“La banalità del male”

….”Eichmann ebbe dunque molte occasioni di sentirsi come Pilato e col passare dei mesi e degli anni non ebbe più bisogno di pensare. Così stavano le cose , questa era la nuova regola, e qualunque cosa facesse, a suo avviso, la faceva come cittadino ligio alla legge. Alla polizia e alla corte disse e ripeté di aver fatto il suo dovere, di aver obbedito non soltanto agli ordini, ma alla legge….”

E’ un brano tratto dal libro di Hannah Arendt ” La banalità del male”, nel quale la giornalista e scrittrice racconta il processo che fu celebrato a Gerusalemme contro Adolf Eichmann, il burocrate tedesco, che eseguì il piano spaventoso della “soluzione finale” con la scrupolosità e la freddezza con cui di solito si eliminano gli afidi dalle piante di rosa.

Lui aveva solo obbedito alle leggi…..erano state le leggi a rendere pensabile e concretamente realizzabile lo sterminio di milioni di esseri umani.

Anche qui da noi furono promulgate le leggi razziali; è grave responsabilità del popolo italiano (come grave è la responsabilità del popolo tedesco), di non essersi opposto alla legalizzazione dell’ annientamento di propri simili innocenti.

A mio avviso anche la legge che istituisce  il reato di clandestinità è una legge che dovrebbe essere abrogata: fa di persone innocenti dei criminali solo per il fatto di aver cercato una possibilità di vita degna di essere vissuta.

UTE: Chi è Papa Francesco?

Fuori programma, Don Ivano ci ha intrattenuto su ” Le novità di Papa Francesco”

Papa per tutti

E’ indubbio che stia facendo parlare di sè, per il modo semplice e spontaneo di interpretare il suo ruolo, ma questo non per essere annoverato tra le star del momento, quanto per coerenza con il suo modo di essere. Eravamo abituati all’ immagine del papa potente, prestigioso, confinato dalla sacralità del suo ruolo in una realtà lontana e diversa dalla nostra , ma forse è giusto che tutto questo sia sottoposto a revisione: papa Francesco vuole sottolineare che la Chiesa di Roma è a servizio dell’ unità della Chiesa Universale, che deve  ritornare  a privilegiare la collegialità: il papa ne sarà il garante.                                                Il suo linguaggio e i suoi gesti vogliono trasmettere una visione di Dio molto positiva, fatta di misericordia, di tenerezza, di bontà, di perdono.

Per poterlo comprendere meglio bisogna rifarsi alla sua formazione gesuitica, che in Sud America ha puntato da sempre alla formazione umanistica. Il Papa stesso ha voluto forse sottolineare questo aspetto quando ha canonizzato in modo del tutto inconsueto il cofondatore della Compagnia di Gesù, Pietro Favre, l’ uomo del dialogo con il mondo protestante in grande fermento.

Possiamo individuare tre parole d’ ordine che guidano l’ azione di papa Francesco :  DIALOGO   sull’ esempio di Pietro Favre; DISCERNIMENTO con riferimento a Ignazio di Loyola; FRONTIERA ispirandosi allo spirito missionario di Francesco Saverio.

A questo punto il nostro docente si è a lungo soffermato sulla figura di San Pietro Favre e invito chi volesse approfondirne la conoscenza a cliccare QUI.

Papa Francesco vuole evidenziare il legame di Dio con l’ uomo, più che evidenziare l’ aspetto dottrinale e vuole, come S. Francesco d’ Assisi, ricostruire la Chiesa dal suo interno.

 

 

Tra donne: politica estera…. spicciola….

Sono nell’ aula della scuola di italiano per stranieri e sto consultando un po’ di materiale didattico in attesa che arrivino gli “studenti”. Dopo un poco arriva L., una signora ucraina, e , sapendo che è da poco tornata dal suo paese dove è andata per Natale, chiedo:- Cosa sta succedendo nel tuo paese? Ho sentito brutte notizie!- L. risponde:– Sì, brutte notizie! Quasi guerra ! la gente è molto arrabbiata…. la gente non può sopravvivere…Questo governo non  aiuta la gente..

Nel frattempo arriva anche S., che viene dall’ Andalusia e chiede:- Ma c’ è una dittatura in Ucraina? Chi ha eletto questo governo?-

L. : – Ci sono state elezioni normali, ma hanno detto bugie; ad esempio: ti dicono che lì dove tu vedi un bosco , dietro c’è una città…..ma dopo elezioni tu vedi che c’è solo un bosco, niente è come ti avevano detto… In Ucraina al supermercato tutto costa come qui; però qui gli stipendi sono 800/1200 euro al mese, ma in mio paese stipendi sono 100 euro al mese!!! Non è possibile! Non è possibile sopravvivere…-

S. allora parla del suo paese e dice che anche in Spagna si può sopravvivere, ma punta il dito contro la corruzione……e io devo convenire che a questo riguardo qui da noi non è certo molto meglio….

 

 

 

UTE: medicina e musica.

Medicina : ONKOS (prima e seconda parte) dr. Alberto Lissoni.

Il cancro , malattia del 20° secolo, è caratterizzata da cellule che tendono a riprodursi a oltranza invadendo più organi.

Il primo a parlarne fu l’ egiziano IMOTHEP che descrisse 48 malattie doverse , al 45° posto figurava proprio il cancro; nel 440 a. C. Erodoto racconta di Atossa che morì di cancro al seno.  Pochi decenni dopo Ippocrate studiò questa malattia ed elaborò una teoria basata sui fluidi, che fu poi perfezionata da Galeno nel 160 d.C. Questi attribuiva il cancro a un ristagno di bile nera.

Farber con un suo piccolo paziente

Nel 16° secolo ,Vesalio, un medico fiammingo, si dedica allo studio dell’ anatomia e arriva a concludere che non esiste la bile nera e alle stesse conclusioni arrivò alla fine del 1700 il dr. Baillie, il quale allora ne dedusse che il cancro poteva essere asportato chirurgicamente, ma c’ erano due enormi ostacoli: il dolore e le infezioni. Nella metà del 1800 la scoperta dell’ etere come narcotico e poco dopo la scoperta dell’ acido fenico come disinfettante aprirono la strada alla chirurgia, come metodo privilegiato per combattere il cancro.

Nel 19° secolo il medico più importante fu Rudolph Virchow, che si dedicò allo studio della leucemia e sulla sua scia Sidney Farber trovò il modo di bloccare la proliferazione dei globuli bianchi tramite gli antifolati e arrivò a mettere a punto la chemioterapia.

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Musica: Eroine in stile Liberty (docente Alessandra Zapparoli)

Nella Belle Époque le donne cominciano a rivendicare un ruolo diverso da quello che la società riconosce loro: cominciano a chiedere il rispetto dei loro diritti e in primis il diritto di voto e per questo ci sono donne che scendono in piazza e che finiscono in carcere. Negli USA

Butterfly

le donne ottengono il diritto di voto nel 1879; in italia invece Giolitti dice che dare il voto alle donne equivale a fare un salto nel buio!!! Intanto però ci sono donne che si affermano in campi tradizionalmente riservati agli uomini: Maria Curie scienziata, Ada Negri nella poesia, Grazia Deledda nella letteratura .

Nel melodramma questo nuovo modo di porsi delle donne trova un riscontro in varie opere, di cui abbiamo potuto ascoltare alcune romanze significative:

* Carmen , eroina che rivendica la sua libertà e la sua forza  cantando”Habanera”;

* Taisse, prima dedita al culto di Venere, poi convertita al cristianesimo si fa monaca e quando si cerca di distoglierla dalla sua scelta, lei rivendica la sua autonomia nel decidere della sua vita.

* Minnie, eroina dell’ opera “La fanciulla del West”, indurrà il bandito Jones a cambiare vita per amor suo;

* Mimì e Musetta in Bohème sono due giovani che vivono del proprio lavoro ;

* Butterfly poi afferma la sua ribellione contro le regole sociali dandosi la morte.

L’ ascolto dei brani proposti ha fatto sorgere  in alcuni tra i presenti il desiderio di conoscere più approfonditamente sia le eroine del melodramma che le opere in cui si rappresentano le loro vicende.

 

 

Tragedia ignorata.

Propongo un esperimento: cronometrate il tempo che impiegate a leggere questa frase: ” In Emilia ancora disagi per l’ alluvione e si sta ancora cercando un disperso.; un morto in Liguria “.

Quanto avete impiegato?Otto secondi? Dieci secondi? Bene questo è il tempo che stamattina il GR24 ha dedicato al disastro che ha colpito Emilia e Liguria.  Prima hanno parlato di Cuperlo che si è dimesso, di Renzi che gli ha detto che va bene così, di Riina , della riunione dei potenti a Davos, dell’ aumento delle rapine (una lunga dissertazione in proposito)….poi la frase che ho scritto sopra (non è proprio la stessa che ho sentito, ma il succo era quello) e subito dopo un largo spazio alla vittoria della Roma sulla Juventuscon estesi commenti e analisi  approfondite.

Sui giornali on line poi la notizia non compare più. Forse la parola d’ ordine è non deprimere con brutte notizie un paese già allo stremo delle forze, ma non mi pare giusto tacere sulle centinaia di persone che si sono viste costrette a lasciare le proprie case, a vedere distrutti i propri campi coltivati, a vedere riempirsi di fango le fabbriche e i luoghi di lavoro. E’ vero che gli Emiliani si aiutano tra di loro e si mobilitano, ma in questa disgrazia che si aggiunge ai danni del terremoto, forse avranno bisogno almeno di qualcuno che li aiuti a liberare dal fango le case e le strade….ma chi andrà a dare loro una mano se nessun sa che hanno bisogno di aiuto?

E intanto su facebook gira questa immagine-appello…..