Ecco una foto che risale a più di cento anni fa. Vi compaiono i miei nonni paterni: il nonno Vincenzo coi suoi bei baffoni, l’ aria piuttosto imponente e austera, la catenella dell’ orologio che esce dal taschino e la nonna Carolina con l’ aria un po’ provata (e ne aveva ben donde visto che aveva da poco avuto il piccolo che tiene sulle ginocchia , ultimo di una schiera nutrita)
Ci sono poi lo zio Ettore accanto al nonno, mio padre in piedi accanto alla nonna , la zia Bruna , unica femminuccia, in piedi sulla sedia e lo zio Bruno sulle ginocchia della sua mamma.
E’ interessante notare come il fotografo abbia disposto le persone : è un’ impostazione pittorica direi ( potrei dire a piramide?) perchè la si ritrova in molti quadri ; nel tempo in cui la pittura risentiva dell’ influenza della fotografia, la fotografia mimava la pittura.
Mio padre raccontava che suo padre aveva fatto il carabiniere e che una volta gli aveva salvato la vita: lui correndo per casa era caduto nella pentola che stava sul focolare e suo padre, rapidamente gli aveva strappato di dosso tutti i vestiti, limitando il danno delle ustioni, di cui portava alcune cicatrici mai scomparse del tutto.
Il nonno morì di poòmonite sul finire della Grande Guerra e la nonna rimase da sola coi quattro figli già nati e col quinto in arrivo. Si può ben immaginare che la sua non sia stata una vita facile.
“…. in Europa, la politica di austerity è stata imposta alle classi povere e alle classi medie a causa dell’enorme pressione dei mercati finanziari, dove i ricchi investitori hanno invece beneficiato del salvataggio statale delle istituzioni finanziarie; – in Africa, le grandi multinazionali – in particolare quelle dell’industria mineraria/estrattiva – sfruttano la propria influenza per evitare l’imposizione fiscale e le royalties, riducendo in tal modo la disponibilità di risorse che i governi potrebbero utilizzare per combattere la povertà.”
Questa è la conclusione di un articolo che potete leggere cliccando QUI. Saprete così, che 85 supermiliardari al mondo detengono la metà di tutte le ricchezze del pianeta!!!! mentre tre miliardi e mezzo di uomini vivono in estrema miseria!!!!
Saprete anche che il fenomeno non è affatto casuale o voluto da una divinità crudele, ma è frutto di precise scelte politiche imposte da chi ha tanto potere economico da imporre legislazioni a proprio favore a tutti i governi del mondo.
Questo è il più grande degli scandali , perchè mina le basi stesse della convivenza ! Questa non è pace!
A gentile richiesta della mia amica Piera, ecco la poesia di Pasolini, musicata da Modugno, che abbiamo ascoltato nell’ interpretazione di Beppe Fiorello:
Che cosa sono le nuvole?
di Domenico Modugno e Pier Paolo Pasolini
Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse
non capirei più niente.
Tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo… così.
Ah, ma l’erba soavemente delicata
di un profumo che dà gli spasimi!
Ah, ah, tu non fossi mai nata!
Tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo… così.
Il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso.
Perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta.
Ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura con l’udito.
E tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo… così.
Oggi compie gli anni una affezionata lettrice di questo blog, l’ ultima della mia famiglia a essersi convertita alla tecnologia. A lei il mio augurio più sincero e l’ espressione del mio affetto e della mia ammirazione per la sua dedizione alla famiglia e per il modo in cui ha saputo affrontare le prove della vita.
Colgo l’ occasione per ripubblicare un post che forse lei non conosce… SORELLITUDINE
Da quanto tempo non passavamo una giornata insieme, non so…. L’ occasione ci si è offerta nei giorni scorsi: sono stata ospite da mia sorella per due giorni.
La differenza di età ci ha impedito da piccole di dividere giochi ed esperienze e quando io ero appena una ragazzina , lei si è sposata e i suoi problemi sono stati sempre molto diversi da quelli che vivevo io. Poi la vita mi ha portata via dal paese e da allora solo qualche incontro fugace con due eccezioni in occasione di miei guai di salute.
Abbiamo avuto ognuna la propria parte di tribolazioni: le mie non erano certo paragonabili alle sue, ma ugualmente mi hanno impedito di poterle essere vicina nei momenti più bui. Solo il telefono ci consentiva di capire i nostri stati d’ animo più con le parole non dette che con quelle espresse con un filo di voce, spesso incrinata dalla paura.
Ritrovandola dopo tanto tempo, ho potuto nuovamente apprezzarne le doti di ottima cuoca, l’ abilità nell’ arte del cucito, la sensibilità, la generosità, la forza di carattere sostenuta da una fede ammirevole e l’ affetto di cui mi ha saputo circondare.
Forse solo ad una certa età si sa apprezzare veramente il fatto di avere sorelle e fratelli, persone su cui puoi contare sempre.
Due sono le pietre miliari che hanno segnato una svolta nello studio della vita sulla terra: la teoria di Darwin e la scoperta del DNA.
La prima tappa , verso la scoperta del DNA, è costituita dagli studi iniziati nel 1869 da Friedrich Miescher che scopre la nucleina, sostanza oggi chiamata acido desossiribonucleico. A quel tempo però l’ ambiente scientifico non diede alcuna importanza a questa scoperta, visto che tutti si interessavano soprattutto alle proteine, credendo che da esse dipendesse la trasmissione delle informazioni tra cellule per la riproduzione degli esseri viventi.
Molti altri contribuirono a portare avanti gli studi in questo campo:
* Wilhelm Rongten nel 1895 scoprì i raggi X usati poi nel 1912 da Max Von Laue per studiare i metalli;
* Rosalind Franklin scienziata geniale, ma morta prima di poter mettere a punto i suoi studi;
* Oswald Avery nel 1944 arriva a concludere che le informazioni genetiche sono trasmesse dal DNA;
* nel 1953 J. Watson e F. Crick scoprono la doppia elica partendo dagli studi di Rosalind Franklin;
* infine Linus Pauling, al quale è stato attribuito un premio Nobel per la chimica e un altro per la pace, avendo costretto le grandi potenze del tempo a sospendere gli esperimenti nucleari nell’ atmosfera.
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Ore 16: Anni 50/60.(dr. Flavio Trombetta coadiuvato da tre validi collaboratori)
Dopo un breve riepilogo dell’ incontro precedente, la lezione ha preso il via con un un gustoso mix di canzoni napoletane di quegli anni, canzoni che si cantano sempre volentieri e i presenti non si sono fatti scappare l’ occasione.
Ecco poi cominciare la rassegna degli avvenimenti più significativi :
* il fenomeno “LASCIA O RADDOPPIA”, che modificò le abitudini degli italiani;
* la nascita di miti come Ascari, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, De Gasperi e Togliatti;
* l’ inizio del concorso di Miss Italia.
Tutto questo insieme al boom economico può far pensare a quegli anni come a un periodo estremamente felice, ma c’ è sempre il secondo verso della medaglia. Un accordo tra Italia e Belgio prevedeva un certo quantitativo di carbone per ogni emigrante italiano da impiegare nelle miniere e quando nell’ agosto del 1956 si ebbe il disastro di Marcinelle molti nostri connazionali morirono intrappolati nelle viscere della terra. I responsabili di questa tragedia alla fine del processo ebbero una condanna a sei mesi con la condizionale!!!
Ci fu , sempre nel 1956, l’ invasione dell’ Ungheria da parte dei Russi e poco dopo si arriverà alla costruzione del muro di Berlino: era la guerra fredda.
Fu però un periodo di grandi scoperte scientifiche e di grandi progressi tecnologici:
* il vaccino antipolio;
* la scoperta del DNA;
* la pillola anticoncezionale;
* il primo chip:
* il primo videogioco;
* il primo microonde;
* la prima padella antiaderente.
Una menzione particolare merita anche la figura di Papa Roncalli che rinnovò il collegio cardinalizio nominando cardinali provenienti da tutti i continenti e che portò uno spirito nuovo nella Chiesa Romana.
Come era accaduto nel primo incontro, anche questa volta il racconto storico è stato inframmezzato da siparietti ispirati all’avanspettacolo e Gaetano, il “mattatore” del gruppo, ben coadiuvato dagli amici,ci ha regalato momenti di comicità esilarante.
E’ stata un’ occasione per rivedere un periodo importante della storia recente del nostro paese e per gustare di nuovo il sapore e le atmosfere dei nostri anni giovanili.
“Destini incrociati” è il titolo di una rubrica radiofonica che mi capita di ascoltare e che racconta come le vite di personaggi famosi abbiano avuto svolte decisive dal fatto di essersi incontrati.
Ieri sera al teatro Fumagalli di Cantù abbiamo sentito e goduto il racconto di tre destini incrociati: quello di Modugno, del padre di Beppe Fiorello e di quest’ ultimo ancora bambino.
Beppe Fiorello ha certamente voluto sfruttare a teatro il gran lavoro che certamente ha dovuto affrontare per realizzare lo sceneggiato televisivo sul grande “Mimmo nazionale”, facendone un recital , un lungo monologo in cui le vite e le vicende sue personali e familiari si mescolano con quelle del cantante pugliese. Se nello spettacolo televisivo B. Fiorello aveva convinto sia come attore che come cantante, restava però sempre l’ idea che forse poteva aver avuto un valido supporto dalla tecnologia; a teatro invece ieri sera ha dimostrato di essere veramente un grande professionista e in certi momenti pareva proprio che Modugno stesso si muovesse su quel palcoscenico.
“VOLARE” è il titolo (obbligato) dello spettacolo; dura due ore, due ore in cui B. Fiorello col solo supporto di due bravi chitarristi e su un palco con scenografia essenziale riesce a intrattenere il pubblico ricreando atmosfere e situazioni del nostro sud e della storia di questo nostro paese inframmezzandole con le più belle canzoni di Modugno, interpretate tutte con notevole bravura e grande sensibilità.
Spesso gli applausi hanno sottolineato i momenti più intensi, ma sono scrosciati alla fine dello spettacolo che si è concluso con la canzone più suggestiva di Modugno: “Il vecchio frac”
Una volta Beppe Fiorello era forse da tutti indicato come il fratello minore del grande Rosario, ma ora penso che possa essergli riconosciuto un posto importante nel nostro mondo dello spettacolo, a prescindere dalle sue parentele.
Anno 1957. Classe quinta.
Fino ad allora le classi miste erano state una eccezione e forse, se non ricordo male, ci finivano spesso i pluriripetenti.
Da quell’ anno invece le classi miste divennero la norma e la nostra sezione, rigorosamente femminile per tutti gli altri quattro anni precedenti fu unita alla classe maschile parallela.
Da notare l’ abbondanza di fiocchi: bianco nei capelli delle bambine, azzurro per allacciare il colletto bianco dei maschietti e fiocco rosa al colletto delle femmine. Bianche dovevano essere anche le calze delle bambine.
Di rigore erano il grembiule o lablusa nera.
La nostra maestra era all’ avanguardia per quei tempi. Ricordo che ci aveva fatto imparare una canzone che aveva come testo una poesia di Pascoli …
“Lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca. Senti una zana dondola pian piano, ecc. ecc.”
Fiorello con la sua “La nebbia agli irti colli..” non aveva inventato proprio niente.
Ricordo quasi tutti i nomi di quei miei compagni di scuola, ma qualcuno è stato inghiottito dalla nebbia del tempo .
Papa Francesco ha conquistato l’ affetto e la simpatia di molti con la sua semplicità e con la sua dolcezza. Questo però gli ha attirato anche critiche da parte di coloro che temono che il suo sia solo un cambiamento di forma e non di sostanza, che il gran parlare che si fa dei suoi gesti simbolici e rivoluzionari, distragga l’ opinione pubblica e il popolo dei fedeli dagli scandali che tuttora lacerano la Chiesa. Inoltre molti ritengono che certi suoi atteggiamenti siano studiati apposta, che siano solo “marketing” (come si dice oggi) come si evince da questa spassosa imitazione di Crozza, in cui il Pontefice trasporta da solo un pesante frigorifero, mentre due prelati al suo fianco lo incoraggiano a fare tutto da solo per attirare su di sè il maggior numero di consensi.
Credo però che certe critiche trovino una risposta in questo discorso che Papa Francesco ha pronunciato in S. Marta questa mattina…."La corruzione è un pasto avvelenato"
Non so quanto potrà fare questo Papa per rinnovare la Chiesa: molto dipenderà da quanti lo coadiuveranno in questa sua opera; ma è certo che nessuno potrà più pensare di fare il bene della Chiesa inseguendo il profitto o altri obiettivi certo poco evangelici.
Tornando al divertente video di Crozza, esprimo l’ augurio che si trovino tante persone disposte ad aiutare Papa Francesco a portare quel pesante frigorifero.