A Laura.

Da 4 anni non sei più con noi, ma il ricordo della tua bontà, del tuo coraggio, della tua generosità, del sorriso e delle buone parole che sapevi donare a tutti ci riempie il cuore della nostalgia di te.
Solo ci conforta la certezza che ancora da lassù tu pensi a noi e sei il nostro angelo sempre attento alle difficoltà in cui noi ancora ci dibattiamo. Un abbraccio da tutti noi che non possiamo dimenticarti.

Un Natale sereno.

Babbo Natale è proprio un po' invecchiato, Vero?
Dopo una vigilia passata a cucinare e una notte trafficata dai vari passaggi di babbo Natale, il risveglio mattutino è stato rallegrato dalla scoperta dei doni , poi tutti a Messa….i due discoli di famiglia erano piuttosto recalcitranti e anche se sono stati bravissimi per tutto il tempo, ogni tanto sbuffavano e sbadigliavano un po’.
Il pranzo era già pronto e tutti hanno gustato i miei cappelletti e il pollo con carote e cipolle, seguiti dai dolci .
Ora i bambini guardano la TV, i grandi si riposano e la nonna, che finalmente si può sedere saluta gli amici virtuali : AUGURO A TUTTI UN NATALE SERENO COME IL NOSTRO!

P.S. Si vede proprio che Babbo Natale sta invecchiando ! Stanotte ha mischiato i suoi doni coi video di Elisa e Davide , che continuavano a dire : Ma….questi li abbiamo già!!!!! Per fortuna che mi sono accorta, dopo lunga riflessione, del guaio che avevo (OPS! PARDON) che aveva combinato stanotte il buon vecchio Babbo Natale!!!

Film: La grande bellezza

Facendo acquisti su internet mi sono imbattuta nel DVD di un film di cui avevo sentito parlare e il cui titolo mi aveva incuriosito; è in questo modo che ho acquistato “La grande bellezza” film pluripremiato in Europa e ora presente nella rosa dei candidati alla nomination all’ Oscar per il miglior film straniero.
La scena iniziale mi ha lasciata un po’ perplessa: cosa voleva significare quella panoramica su Roma con il turista che lo osserva e poi stramazza a terra? Da lì poi una serie di sequenze apparentemente slegate tra loro che ritraevano momenti della vita mondana di Roma: musica da spaccare i timpani e rimbecillire le menti, donne e uomini presi in un vortice di frenesia e dialoghi poco significativi e poi le atmosfere mistiche dei conventi, la solennità delle antichità e delle opere d’arte …. I personaggi sono tutti un po’ patetici: lo scrittore declassato a giornalista per mancanza di ispirazione, l’ attore che non viene più chiamato per fare spettacoli, la spogliarellista un po’avanti con gli anni e con problemi di salute e tutta una varietà di fauna cittadina come quella che io immagino popoli le feste di Berlusconi o Briatore. Solo alla fine si svela il mistero :la grande bellezza è un ideale estetico che il protagonista insegue e che il regista identifica forse con la città di Roma e la scena iniziale trova la sua spiegazione: il turista orientale è morto sopraffatto dalla contemplazione della grande bellezza della città.

E’ un film da vedere almeno due volte per poterlo apprezzare, perchè anche se la fotografia, la colonna sonora e la recitazione degli attori principali (Servillo, Verdone, Ferilli) sono senz’ altro di alto livello, l’ opera nel suo insieme non è di facile “lettura”. E’ per questo che non credo possa essere apprezzato molto negli USA e difficilmente potrà ambire all’ Oscar.
E’ senz’ altro un film da vedere, singolare, qualcuno lo definisce un po’ felliniano, ma io non ci ho trovato l’ ironia e il graffio satirico che spesso trapelavano dalle opere di Fellini.

Pomeriggio al cinema: FROZEN

FROZEN, l’ ultimo film firmato Walt Disney, è un film a cartoni animati che ben si inserisce tra i più apprezzati di questo glorios marchio.
E’ una fiaba vagamente ispirata a “La regina delle nevi” e la trama non è nulla di eclatante, ma le immagini, le musiche , i colori e i personaggi sono deliziosi, senza essere sdolcinati.
Non sono mancati momenti comici apprezzatissimi dal pubblico pomeridiano fatto di bambini , genitori e nonni.

Un film rasserenante da consigliare a tutti i bambini, che hanno bisogno di disintossicarsi dalle orribili immagini offerte loro dai cartoon televisivi di moda oggi.

Natale a Lampedusa.

E la chiamano accoglienza….
La storia continua qui….

Una famiglia in fuga, come ce ne sono tante anche oggi.
Da alcuni giorni la notizia rimbalza sui giornali e sulla rete : a Lampedusa il cosiddetto centro di accoglienza si è trasformato in un orribile lager dove vengono detenute persone che non hanno commesso nessun delitto se non quello di aver cercato un modo di sopravvivere. Già sono stati rimossi i gestori del centro, che ora è affidato alla Croce Rossa e l’ Europa ha fatto di nuovo la voce grossa, minacciando di sospendere i finanziamenti per il controllo dei flussi migratori
Siamo a Natale e ci apprestiamo a ricordare dopo oltre duemila anni la nascita di un Bambino del tutto simile a quelli che nascono sui barconi dei disperati che arrivano a Lampedusa. Anche i Suoi genitori erano in fuga, erano perseguitati, ricercati e per questo dovettero emigrare verso l’ Egitto con la speranza di poter trovare un’ opportunità di vita.

Solo se sapremo vedere in ogni rifugiato, in ogni persona che fugge da una vita senza speranze,
i volti di Maria, di Giuseppe e del loro Bambino, potremo festeggiare senza vergogna questo Natale.

Poesia: Il gelo (di Rosalia Calleri)

Il gelo (di Rosalia Calleri)
La terra era squallida e grigia
e grigio e monotono il cielo;
l’inverno riaprì la valigia
e poi disse al gelo:
«Ricama con mano gentile
quest’umida nebbia sottile! ».
Il gelo si mise al lavoro;
sui penduli rami tremanti profuse,
con arte, un tesoro
di perle e diamanti,
e, all’alba del nuovo mattino,
la terra fu tutta un giardino…….

Questa poesia è forse un po’ infantile nella personificazione dell’ inverno e del gelo , ma è molto delicata, distensiva e con un ritmo piacevole, quasi una canzone.