Scoperta in cucina….

Uno dei lavori più odiosi per me è pulire i filtri della cappa della cucina. Con qualunque prodotto si cerchi di riportare le due griglie a uno stato decente di pulizia, ci si rende conto che è sempre un’ operazione che si limita alla superficie, mentre l’ interno resta immutato.

Ieri stavo pulendo gli armadietti della cucina e avevo deciso di ritornare alle vecchie abitudini, cioè di utilizzare l’ ammoniaca diluita e al momento di smontare le due griglie ho provato a immergerle in una soluzione di acqua calda e ammoniaca dentro al lavandino. Non potevo crederci!!!! Il risultato è stato visibile immediatamente e dopo aver ripetuto l’ operazione i due filtri parevano tornati nuovi…senza strofinamenti o spazzolamenti interminabili  con i prodotti reclamizzati come portentosi contro il grasso  in cucina…..  Non ci avevo mai pensato……

Costruttori di ponti

Ieri sera si è tenuta la riunione dei volontari che si dedicheranno all’ insegnamento della lingua italiana agli stranieri. I presenti erano più di 30, ma la squadra conta un numero superiore di aderenti.

Ognuno dei presenti ha manifestato la propria disponibilità secondo le proprie possibilità, tenendo conto di impegni di lavoro o di famiglia.

Si è sottolineata la necessità di un coordinamento e di una linea di programma concordata per rendere più efficace, e quindi meno dispersivo, l’ insegnamento.

Mi piace qui sottolineare la preponderante presenza delle donne; ci sono anche alcuni uomini, ma sono una risicatissima minoranza. Ci sono molti insegnanti , alcuni ancora in servizio e altri invece già in pensione, ci sono studentesse universitarie e anche persone senza titoli specifici per l’ insegnamento.

Le cose da fare sono tante: oltre all’ insegnamento nelle classi, bisogna curare la parte amministrativa (compilazione dei registri, formazione dei gruppi , cura dei materiali didattici, ecc.) , ci si deve occupare dei bambini che le mamme portano con sè e ci sono anche coloro che si dedicano all’ assistenza nei compiti per i ragazzi stranieri inseriti nelle scuole dell’ obbligo o nelle scuole superiori. 

Chiunque abbia provato ad andare in un paese di cui non conosceva la lingua, può ben immaginare le difficoltà di questi nostri compagni di viaggio che questi  tempi inquieti hanno catapultato così lontano dalle proprie abitudini e dalle proprie radici: porgere loro una mano vuol dire “costruire ponti tra le culture” , come diceva tempo fa la nostra coordinatrice, vuol dire  costruire le premesse per una convivenza pacifica, per oggi e per il futuro, e  porre le basi per un arricchimento reciproco.

Anche qui è il caso di dire che “la messe è molta, ma gli operai sono pochi”, pertanto invito chiunque senta l’ importanza di questa attività a farsi avanti , presentandosi alla Casa della Gioventù.

 

Forse non tutti (i Comaschi) sanno che…

In altra occasione ho parlato della nuova biblioteca di Erba, una struttura funzionale e accogliente, la cui dislocazione ha consentito un notevole aumento degli utenti; oggi voglio evidenziare anche la efficienza dei servizi on line della rete bibliotecaria provinciale.

Infatti è possibile da casa propria, consultare il catalogo, prenotare libri, DVD , CD, CDROM in qualsiasi biblioteca della rete provinciale , scegliendo in quale biblioteca riceverli.

E’ possibile rinnovare i prestiti, controllare la propria scheda utente e altro ancora.

Bisogna naturalmente essere iscritti a una biblioteca della rete e registrarsi sul sito: opac.provincia.como.it  e cliccare su “servizi on line” e quando vi verrà chiesto il Vs. numero di tessera, dovrete digitare il Vs. codice fiscale.

Ho sperimentato in questi giorni il funzionamento del servizio: ho prenotato un libro che risultava nella disponibilità della sede di Como e ieri un SMS della biblioteca cittadina mi ha avvertito che il libro è arrivato. Oggi vado a ritirarlo. Meglio di così!!!

Avete già provato? Se la risposta è no direi di non perdere tempo: un buon libro è sempre un’ ottima compagnia …

 

La forza dell’ amore.

Alcune amiche-facebook di Modena hanno postato questa foto, che mi ha molto colpito.

E’ una tomba scoperta durante alcuni scavi intorno alla città e risale al V secolo dopo Cristo, un periodo in cui non doveva essere troppo facile vivere: l’ Impero Romano era ormai in completo sfacelo , le incursioni barbariche si susseguivano con gli inevitabili orrori legati ad avvenimenti del genere. Ci si immagina un clima di paura, di violenze, di inselvatichimento generale eppure c’ era chi in mezzo a questo bailamme riusciva a restare umano, a nutrire sentimenti delicati e profondi…. La foto dei reperti trovati nella tomba è commovente: vi appaiono gli scheletri di un uomo e di una donna, entrambi giovani, sepolti insieme e si tengono per mano ….così nella morte come era stato in vita.

Il fatto che siano stati sepolti insieme mi fa pensare che siano anche morti insieme, forse durante un’ incursione cruenta o per una malattia, e che chi li ha sepolti abbia voluto comporli in quel gesto per tramandare nei secoli un messaggio che vale sempre: l’ amore è più forte della violenza, delle guerre, dell’ odio e può superare ogni barriera, anche quella del tempo.

Ubuntu: non posso essere felice se gli altri sono tristi.

Per molti la parola UBUNTU richiamerà solo il nome di un software, ma ho scoperto navigando su internet che è molto di più ……

 

Un antropologo ha proposto di fare un gioco ad un gruppo di bambini di una tribù in Africa. Lo scienziato ha messo un cestino pieno di frutta vicino ad un albero e ha lanciato una sfida: “chi arriverà per primo vincerà la frutta!”. Appena dato il via alla gara, i bambini si sono presi per mano, hanno corso insieme e, all’arrivo, si sono seduti a godersi la frutta. Lo scienziato, allora, ha chiesto loro spiegazione sulla scelta fatta, dato che, se avessero gareggiato individualmente, uno di loro avrebbe potuto avere l’intero cesto tutto per sé. I bambini, prontamente, hanno risposto – “…ubuntu”, come è possibile che uno sia felice se tutti gli altri sono tristi?”
“Ubuntu” nel loro linguaggio significa – io esisto perche’ noi esistiamo.

Questa storia, che ho trovato su internet esemplifica l’ idea forte che viene portata avanti dalla corrente filosofica africana, che si chiama proprio UBUNTU e che Wikipedia spiega così.

Spero che   si affermi presto questa filosofia che pone al cemtro di tutto la solidarietà e il rispetto; se questo avverrà, l’ Africa , ora lacerata da mille conflitti, depredata da avvoltoi famelici, diventerà il nuovo Eden e nessuno sentirà più l’ urgenza di fuggire via…. Utopia?  Forse.

Effetto Francesco.

Lo stile di papa Francesco si sta facendo strada anche nelle nostre parrocchie: qui ad Arcellasco mancava uno spazio dove mamme ed anziani potessero ritrovarsi, sedersi all’ ombra ristoratrice di un albero e conversare senza perdere di vista i bambini intenti a giocare. Lo avevo anche scritto in una mail al Sindaco di Erba più di un anno fa e in un borgo dove non esistono più negozi (fagocitati dai supermercati) non esisteva più una vita sociale , se si eccettuano le attività strettamente parrocchiali.

Don Claudio, di cui ho già parlato in altre occasioni, oltre ad avere attirato a sè una gran quantità di bambini e ragazzi, ha aperto al pubblico il giardino della canonica che rimaneva pressoché inutilizzato da tempo . Lo spazio verde è stato adeguato alla nuova destinazione d’ uso dai genitori e attrezzato con i giochi della scuola materna non più in funzione.  Mi pare che tutta la piccola comunità ne risulti ravvivata.

Non basta: mi lamentavo spesso di non riuscire più a seguire le omelie e ne davo colpa alla mia diminuita capacità di ascolto e di concentrazione, da un po’ di tempo però i celebranti sembrano usare meno i foglietti scritti, da leggere diligentemente con tono più o meno monotono, e si sforzano di parlare di più a braccio  facendo riferimento alla vita della gente, non più dal pulpito o dal presbiterio, ma scendendo tra la gente. ….e non faccio più fatica a seguire le prediche.

Sono forse piccoli segnali, ma fanno ben sperare.

 

UTE: si ricomincia!!!!

Mi è arrivato il messaggio di saluto del Presidente dell’ Ute , dr. Alfonso Iorno, che prelude all’ inizio delle attività del nuovo anno Accademico, il 20° dalla nascita dell’ UTE di Erba.

Il programma ha come centro di interesse la Francia, con particolare riferimento al periodo della Belle Epoque e mi pare una scelta oltremodo stimolante; ci saranno poi come al solito vari corsi complementari: pittura, inglese, informatica, teatro e canto corale. A questo proposito non posso non ricordare quale livello di preparazione e di bravura abbiano raggiunto in particolare il nostro coro e la nostra compagnia teatrale, che sono anche stati chiamati ad esibirsi in diverse località dei dintorni.

Ma non finisce qui: sono previste molte iniziative in occasione di manifestazioni cittadine per far conoscere questa nostra UTE , nella quale operano molte persone splendide; i docenti preparano durante l’ estate il loro programma  e  le loro lezioni sono sempre di un alto livello culturale, pur mantenendo un linguaggio accessibile a un pubblico eterogeneo e sono sempre argomenti preparati ad hoc.

Quest’ anno poi l’ UTE collaborerà alla realizzazione di un progetto che ha ottenuto il finanziamento dello Stato per l’ alfabetizzazione informatica degli anziani della città e dei comuni vicini.

Mi fa piacere ricordare a tutti i soci e a quelli che intendono diventarlo, che quest’ anno riavremo tra noi Don Ivano e credo che la sua presenza sia una garanzia di successo.

Il primo incontro si terrà al Santuario mariano di Alzate il 2 Ottobre per la celebrazione della S. Messa; le lezioni vere e proprie avranno inizio il venerdì 4 ottobre nella solita sede: sala Isacchi di Cà Prina.

Mi auguro che siano molti coloro che intendono iscriversi e partecipare a questa nuova avventura !