Basta poco…

Si era a una tombolata di beneficenza. Erano presenti famiglie giovani con i propri bambini. Accanto a me un’amica “diversamente giovane” come me e una signora giovane  che mi dava le spalle, intenta a studiare le cartelle della tombola.

Quando chi conduceva il gioco cominciò a chiamare i numeri, la mia giovane vicina di sedia si voltò per chiedermi: – Come funziona questo gioco che non conosco?- Solo allora mi accorsi che era di chiare origini orientali ed evidentemente al suo paese non si gioca a tombola. Le spiegai le basilari regole del gioco e in seguito, via via, le spiegai cosa significassero i termini: ambo, terna, quaterna, cinquina, tombola, che le erano del tutto sconosciuti. La mia amica intanto aveva vinto uno zaino. Anche alcuni bambini accanto a noi continuavano a vincere e se ne rallegravano rumorosamente.

Alla fine del gioco, la figlia della signora orientale si alzò mestamente dalla sedia: non aveva vinto nulla; nello stesso momento la mia amica si chiedeva cosa potesse fare di quello zaino e mi venne subito un’idea. Mi rivolsi alla bambina e alla sua mamma e chiesi se poteva servire a loro lo zaino vinto dalla mia amica. Il viso della bimba e di sua madre si illuminarono di un sorriso radioso: certo, sì, per loro sarebbe stato molto utile quello zaino!!!

Avvenuta la consegna del dono, la piccola e sua madre se ne andarono  via felici, ringraziando ripetutamente.

Poesia: Dalla Terra nasce l’Acqua (Eraclito)

Da almeno quarant’anni si sapeva ….

Si sapeva che l’acqua  sarebbe stata l’elemento più prezioso e che sarebbe stata sempre più scarsa; dicevano: – Le guerre del futuro saranno combattute per contendersi l’acqua …-

Chi lo diceva? Non ricordo, forse gli ambientalisti, forse solo persone che riflettevano sull’aumento vertiginoso della popolazione mondiale … Chi ha ascoltato queste voci? Non lo so, certamente non i politici e  non solo quelli  di casa nostra, se è vero quello che dicevano stamattina alla radio: l’eccezionale mancanza di acqua minaccia l’Europa intera!!!

Eppure l’acqua è l’elemento vitale per eccellenza e lo sapeva anche Eraclito 2500 anni fa…

Dalla terra nasce l’acqua
dall’acqua nasce l’anima…
E’ fiume, è mare, è lago, stagno,
ghiaccio e quant’altro…..
è dolce, salata, salmastra,
è luogo presso cui ci si ferma e
su cui si viaggia,
è piacere e paura,
nemica ed amica,
è confine ed infinito,
è cambiamento e immutabilità,
ricordo ed oblio. (Eraclito, Frammenti – VI-V sec. A.C.)

Ute: Esami diagnostici in cardiologia. – Perugino: il pittor divino.

Il dr. Ferrari, cardiologo all’ospedale Fatebenefratelli di Erba, ci ha parlato oggi degli esami diagnostici in cardiologia.

In ospedale è possibile fare esami a prenotazione diretta, esami radiologici, esami cardiologici di II livello ed esami in regime di ricovero. In strutture con attrezzature speciali e personale appositamente preparato possono essere effettuate scintigrafie miocardiche, risonanza magnetica nucleare cardiaca, angio-TAC coronarica.

L’esame base è comunque l’elettrocardiogramma (ECG), durante il quale più elettrodi registrano l’attività cardiaca e se ne possono trarre informazioni sul ritmo cardiaco, oppure si può rilevare un eventuale infarto in corso o pregresso; si possono ottenere informazioni sullo stato delle “camere” cardiache, su eventuali effetti derivanti da farmaci o su alterazione degli elettroliti. L’ECG può essere prescritto periodicamente  a ipertesi cardiopatici o agli sportivi per verificare se l’ attività fisica è compatibile con il loro stato di salute; viene sempre effettuato nei prericoveri e in caso di aritmia.

Esistono poi vari tipi di eco-cardiogramma che utilizzano gli ultrasuoni per esplorare le parti del cuore in movimento. Con le moderne tecnologie è possibile ottenere immagini del cuore in due o anche in tre dimensioni.

Il test da sforzo è un ECG tradizionale effettuato mentre il paziente è sottoposto a un esercizio fisico di intensità crescente. L’Holter cardiaco consente di monitorare l’attività cardiaca nelle 24 ore.

Presso l’ospedale locale è presente un ambulatorio dello scompenso, cui possono accedere più facilmente i pazienti già sottoposti a cure; l’ambulatorio di aritmologia invece accoglie pazienti con gravi aritmie; vi si controllano i pace-maker e i defibrillatori. Il pace-maker viene controllato tramite un computer.

Attualmente è possibile effettuare ECO-cardiogrammi trans- esofagei  che consentono di vedere il cuore da vicino, l’eco-stress invece viene effettuato previa somministrazione di farmaci che stimolano l’attività coronarica; possono essere effettuati anche eco-cardiogrammi con inoculazione di liquido di contrasto.

Nell’ambulatorio di cardiologia pediatrica vengono esaminati da personale specificamente preparato  i bambini con sospette cardiopatie.

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IL PERUGINO (1446 – 1523) nel V centenario della morte – Pietro Vannucci detto il Perugino, ha avuto la sfortuna di nascere appena qualche anno prima dei grandissimi pittori del cinquecento, che ne hanno oscurato la fama che pure lo aveva accompagnato in vita. E’ comunque stato un pittore fondamentale nella storia della pittura e merita di essere rivalutato.

Il Perugino è il pittore dell’armonia di forme e colori; spesso traspare chiaramente dalle sue opere la sua ispirazione alla pittura di Piero della Francesca..

A 14 anni va a Firenze ed entra nella bottega del Verrocchio, la scuola più prestigiosa del tempo; lui, portatore di cultura  umbra, assorbe la cultura fiorentina e le rielabora entrambe in modo originale. Nel 1472, appena  ventiseienne, ha già una bottega sua, che gestisce con grande oculatezza,  e poco tempo dopo apre una bottega anche a Perugia. Papa Sisto IV lo chiama a Roma e gli fa affrescare la Cappella Sistina appena costruita. Il Perugino affresca le pareti con le storie parallele di Gesù e di Mosè.

Nelle sue opere, la maggior parte delle quali è attribuibile non personalmente a lui, ma alla sua scuola, si vede via via un affinamento del gusto e della tecnica pittorica: in ogni rappresentazione, la composizione dei personaggi e degli elementi di sfondo è sempre ordinata e simmetrica.

E’ un momento di grande successo per Pietro, che ottiene  anche l’incarico di affrescare il Collegio del Cambio a Perugia. La figura principale rappresenta Catone che ammonisce i cambiavalute ( che si riunivano in quella sala) a cercare sempre il bene comune e non solo il tornaconto personale. Seguno poi le rappresentazioni delle virtù teologali e cardinali ad ognuna delle quali il pittore associa  l’immagine di tre personaggi che incarnano le singole virtù. Le figure da lui dipinte, anche se uomini, hanno sempre atteggiamenti dolci, quasi femminei, ed espressioni pacate e serene.

Sempre molto piacevoli le lezioni della dr.ssa Beretta, amica da sempre della nostra Università.

Tre giorni tra terra e cielo.

La Parrocchia di Arcellasco propone per la fine di Aprile (gg. 25 – 26 – 27 – 28) un pellegrinaggio che ci vedrà visitare cinque tra i più grandi santuari italiani come potrete vedere dalla locandina e dal programma allegato. Iscrivetevi e potremo trascorrere alcuni giorni sospesi tra terra e cielo.

Per vedere la locandina cliccare su:  cinque santuari-aprile 2023

Per visionare il programma cliccare i cinque santuari 2

 

Letture: “Ma il cielo non risponde.

“Ma il cielo non risponde” è un romanzo di A.J. Cronin che ho trovato nella piccola biblioteca della “Sala Argento”, il locale in cui noi, donne “diversamente giovani”, ci ritroviamo ogni lunedì pomeriggio per stare in compagnia o, se necessario, per fare qualche lavoretto per la parrocchia o per i malati.

Il romanzo racconta di un’amicizia tra due bambini, uno, lo stesso Cronin che vive con la mamma in povertà, e il suo amico Desmonde Fitzgerald, benestante, bello, intelligente, dalla voce d’angelo.

Frequentano la stessa scuola e spesso la mamma di Desmond affida alla mamma di Cronin dei lavoretti e cerca di aiutarla in tanti modi. Una volta cresciuti i due ragazzi scelgono strade diverse: Cronin vuole diventare uno scrittore, Desmonde sceglie di diventare sacerdote e si trasferisce in un seminario in Spagna; da questo momento la storia viene raccontata attraverso le lettere che Desmonde scrive all’amico di sempre.  Una volta ricevuta l’ordinazione, il giovane sacerdote viene inviato in una piccola parrocchia irlandese, dove per la sua bontà e per la sua voce meravigliosa conquista tutti i parrocchiani …. purtroppo conquista anche una ragazzina ribelle che in modo subdolo lo seduce rimanendo incinta. Il giovane sente il dovere di occuparsi di lei e del suo bambino, perciò abbandona l’abito talare e la sposa, ma presto questo matrimonio si rivela un vero disastro: la giovane è viziata e non si adatta alla vita piena di sacrifici che Desmonde può offrirle, perciò poco dopo la nascita della bambina se ne va con un altro, lasciando la figlia presso la zia che aveva accudito anche lei.

Desmonde perde la fede e si trova nella disperazione più nera: si sente un uomo fallito e vorrebbe por fine ai suoi giorni, ma il suo amico Cronin gli fa incontrare un agente di spettacolo che, a Hollywood, lo ingaggia come cantante. Il successo è enorme e col successo arrivano anche i soldi: Desmonde può ricompensare tutti quelli che lo avevano aiutato nel momento del bisogno, ma ritrova la sua serenità solo quando  i vecchi amici lo aiutano a riprendere il suo cammino interrotto e, guidato dalla  fede ritrovata, va come insegnante in terra di missione.

In questo romanzo Cronin punta il dito sul celibato imposto ai sacerdoti cattolici  e, visto il dibattito in atto nella Chiesa tedesca, il tema è incredibilmente attuale.

A Brescia sulle orme di Paolo VI

Non dico certamente nulla di nuovo, affermando che ovunque il nostro paese offre meraviglie di arte, di cultura e di storia.

Paolo VI 3Il pellegrinaggio di sabato a Brescia mi ha fatto conoscere una città diversa da quella che avevo sempre immaginato, visto che non mi ci ero mai soffermata. Ne avevo l’idea di una città industriale un po’ grigia, poco attraente, invece ho scoperto che nasconde tesori inestimabili: il duomo vecchio con la sua struttura originalissima, inconsueta ti sorprende anche per la sua austera semplicità che ti riporta indietro di un millennio. E che dire della chiesa del Corpo e del Sangue di Cristo, meglio nota come del San Cristo? Non è più adibita al culto, ma le sue pareti e il suo soffitto sono meravigliosamente affrescati con immagini altamente suggestive. Sfortunatamente non abbiamo potuto sostare nella zona del foro romano o al museo di S. Giulia: occorrerebbe una giornata intera dedicata a questi siti per poterli apprezzare. L’ultima tappa era a Rodengo di Saiano, dove ci ha accolto un frate olivetano che ci ha illustrato la storia, l’architettura e le opere d’arte dell’antica abbazia dedicata a S. Nicola e a Paolo VI.

Già, Paolo VI …. in tutto il nostro pellegrinaggio abbiamo incontrato questa figura che ha segnato il secolo scorso e ha lasciato grande impronta di sè in ogni luogo in cui ha esercitato la sua missione religiosa.

Ute: Fermo e Lucia: confronto tra i personaggi – La rivoluzione industriale nell’erbese

Don Ivano continua l’analisi di “Fermo e Lucia”  iniziata la lezione precedente, ribadendo che la storia raccontata in questa prima edizione è la stessa raccontata ne “I Promessi Sposi”, ma diverso è il posizionamento degli episodi e molto più “levigati” sia gli episodi, che i personaggi che il linguaggio.

Don Ivano mette a confronto i personaggi del Conte del Sagrato con l’Innominato  e la Monaca di Monza nelle due diverse versioni del romanzo. Continue reading “Ute: Fermo e Lucia: confronto tra i personaggi – La rivoluzione industriale nell’erbese”

Centro Italiano Femminile: una storia gloriosa.

E’ tempo di tesseramento per il CIF (Centro Italiano Femminile).

Molti si chiederanno :- Cos’è il CIF? – e forse assoceranno questo nome a un vecchio detersivo.

Infatti è un’associazione gloriosa, ma in declino come una principessa decaduta e squattrinata. Rovistando nei suoi archivi si scopre tuttavia quanto sia stato importante il suo apporto   nel campo dell’assistenza ai bambini, quanto abbia fatto per promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica, rendendole più consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri.

La sua nascita risale ai tempi difficili della fine della Seconda Guerra Mondiale, quando  tutto era da ricostruire e le donne potevano finalmente esercitare il loro diritto di voto.  Ecco qualche nota storica rintracciata in internet su quel periodo :

Il Centro Italiano Femminile (CIF), fondato ufficialmente nel 1945 dalle donne cattoliche e presieduto da Maria Federici,  deputata alla Costituente, fu un’organizzazione collaterale dell’Azione Cattolica e, quindi, di appoggio alla DC. La data ufficiale della costituzione del CIF risale al dicembre 1945, momento dell’approvazione formale di Pio XII, ma già dall’autunno dell’anno precedente a Roma le donne cattoliche avevano dato vita al movimento e il 16 marzo del 1945 su Azione Femminile (organo del Movimento Femminile DC) era comparso l’appello alle adesioni.
Chiari i compiti del nuovo movimento: coordinare e concentrare le iniziative benefiche, le opere sociali, l’attività assistenziale ed educativa delle associazioni femminili. Il CIF inoltre, in vista delle nuove responsabilità civili e dei nuovi compiti sociali ai quali le donne erano chiamate, si proponeva di promuovere “la soluzione dei problemi della vita femminile e sociale secondo lo spirito e la dottrina cristiana”, nonché “di preparare la donna mediante lo studio, la propaganda e l’azione, all’esercizio dei diritti civili e politici e all’adempimento dei doveri” conseguenti.

Ora naturalmente le donne  sono molto più emancipate, rispetto agli anni ’40 del secolo scorso, ma il CIF continua ad operare  soprattutto nelle scuole superiori proponendo corsi di avviamento al volontariato e di supporto psicologico. Noi del CIF di Erba ci gloriamo di aver dato un contributo determinante nella fondazione dell’Università della Terza Età e di continuare a supportarla con impegno appassionato.

Per tutto questo io continuo a iscrivermi al CIF ed estendo il mio invito a fare altrettanto alle amiche che, bontà loro, leggono questa pagina.