Gli incorreggibili – programma da boicottare.

In questi giorni i nipotini hanno preso possesso del telecomando e io vedo insieme a loro parecchi cartoni animati: alcuni gradevoli , altri invece orribili sia per la qualità dei disegni che per i contenuti.
Ma mi ha veramente sorpreso e disgustato un programma trasmesso su BOING alla sera. E’ intitolato “GLI INCORREGGIBILI” ed è una vera e propria telenovela che ha per protagonisti dei ragazzini di 8 – 10- 12 anni.
Il programma dura parecchio (non so dire quanto perchè dopo pochi minuti impongo il cambio di canale)e i discorsi sono sempre gli stessi :- Lo sai che mi piaci?
– Sì, ma io amo un altro, che però non si accorge di me..
– Perchè non vuoi baciarmi? – ecc. ecc.

Credo che un programma siffatto sia più nocivo di una proiezione pornografica. Stimola infatti bambini anche molto piccoli a sperimentare esperienze più grandi di loro e fa loro pensare che l’ unico interesse nella vita debba essere quello di piacere, di attirare simpatie, di provare emozioni che nemmeno si possono ancora comprendere.

E’ come un bombardamento per svuotare i cervelli dei piccoli che guardano questi programmi. Forse le mamme non hanno modo di controllare e selezionare i programmi che i loro figli devono vedere e spesso non sanno come mai le loro figlie o i loro figli pur così piccoli manifestino atteggiamenti sconcertanti.

Sarebbe bene protestare per bandire certi contenuti diseducativi e pretendere come consumatori una TV per ragazzi che ritorni a proporre programmi che istruiscano divertendo, che educhino ai buoni sentimenti e all’ apprezzamento di ciò che di positivo può esserci attorno a noi.

Estasi.

Samuele col cucchiaino in mano guarda il grosso vaso di nutella appena aperto: il suo viso si apre ad un sorriso estasiato a vedere tutta quella grazia di Dio , resta un attimo immobile, incantato ….e già ne pregusta la delizia.

Divorzi tra ultrasessantenni.

Raddoppiano le separazioni degli ultrasessantenni.

Che la famiglia sia in crisi da tempo è cosa nota ormai. Le cause sono molteplici e lascio a chi ne sa più di me il compito di parlarne.

La cosa che mi incuriosisce anche quest’ anno (visto che questi dati vengono pubblicati e aggiornati ogni anno) è il raddoppio negli ultimi anni delle separazioni dei sessantenni e più.
Sarà che una volta cresciuti i figli c’ è chi non vede l’ ora di uscire da un menage ormai logorato da piccoli rancori e dalle abitudini (o vizi) ritenuti non più sopportabili. Sarà che qualcuno (penso soprattutto gli uomini) crede di poter trovare una seconda giovinezza accanto a un partner più giovane… Sta di fatto che le separazioni consensuali sono raddoppiate.

Di solito in queste situazioni c’ è sempre uno dei due che tira un gran sospiro di sollievo e l’ altro che pensa al fallimento della propria vita.

Credo che chi si lascia prendere dall’ entusiamo per le nuove propsettive che gli si aprono davanti corra il rischio di andare incontro a precoci delusioni : certe atmosfere, certi incanti della giovinezza non sono più ripetibili e forse si scopre addirittura di essere stati usati come trampolino di lancio e nulla più.

Chi invece pensa che alla fine del matrimonio corrisponda la fine della propria vita può scoprire invece in sè risorse non sopettate e riprendere faticosamente, ma serenamente il suo cammino.

L’ incognita è cosa ne sarà di questi divorziati attempati quando la salute comincerà a vacillare e l’ armadietto dei medicinali non sarà più sufficiente a contenere le prescrizioni dei medici? Si ritroveranno irrimediabilmente e definitivamente soli ? Rimpiangeranno allora la scelta fatta qualche anno prima?

Per parte mia credo che superati i sessant’ anni sia meglio far tesoro di quanto si è costruito nel corso della vita e ci si possa dedicare fruttuosamente ad attività che appaghino le nostre esigenze di partecipazione alla vita sociale, senza inseguire chimere ingannatrici.

P.S. proprio un anno fa scrivevo sullo stesso tema:?p=2093

Insieme.

Da sabato sono riuniti qui tutti e tre i nipotini, con la conseguenza che la casa è sempre più un campo di battaglia e puoi trovare giocattoli che spuntano all’ improvviso proprio là dove non avresti mai immaginato.

I due piccoli, Samuele e Davide, hanno imparato tutti e due ad andare in bici senza rotelle e questa è per loro una grande conquista. Elisa di giorno appare serena, ma la sera si riaffacciano le paure dei giorni del terremoto.

Samuele ha appena parlato al telefono con la mamma e le ha detto che non vuol tornare a Londra sabato prossimo : è la seconda volta che rimane qui da solo, senza la mamma, e pare prenderci gusto.

E’ molto bello vederli stare insieme, divertirsi e nello stesso tempo aiutarsi a crescere vicendevolmente.

Chi suona il campanello?

Se vi suonano al campanello alle 9 e mezza di mattina nei giorni di sabato o di domenica, non potete sbagliare: sono certamente i testimoni di Geova, che si sono ricordati di voi.
E’ quello che è successo a me e mi son ritrovata nella cassetta delle lettere un volantino che reclamizza il loro annuale raduno.
Anni fa ho avuto occasione di essere ospitata in casa di una coppia di conoscenti, che seguivano questa religione e ho avuto modo di conoscerne qualche aspetto.
Il più singolare riguarda proprio la loro attività di propaganda: ogni seguace è obbligato a un certo numero di ore alla settimana di “predicazione” e in quella circostanza i miei ospiti avevano certo pensato che si stava presentando loro una ghiotta occasione per “evangelizzare” stando comodamente in casa propria senza essere costretti ad andare di porta in porta.

Ed ecco che quando la padrona di casa aveva finito di guardare la tivù (tutta sola nella stanza cui solo lei aveva accesso) venivo amabilmente intrattenuta sulle Scritture, con la chiara convinzione che avrei capitolato.

Ricordo (eravamo a Roma in giorni caldissimi di un’ estate di quasi vent’ anni fa) che una sera eravamo usciti e ci eravamo diretti a Frascati. Lì, mentre la gente attorno si mangiava la porchetta, io mi ritrovai seduta su una panchina , assediata dalla coppia, che continuava a dirmi come loro prendessero la Bibbia in senso letterale, senza farne delle interpretazioni che possono portare a forzature. E mentre dicevano questo snocciolavano citazioni di passi e versetti, accostandoli in modo da avvalorare certe loro tesi, ma io feci loro notare che stavano proprio dando un’ interpretazione soggettiva dei Testi e che se a quelle citazioni io ne avessi accostato altre di mia scelta, saremmo giunti a conclusioni del tutto opposte.

Da quella volta , quando sento suonare il campanello di buon’ ora la mattina del sabato o della domenica, cerco gentilmente, ma con fermezza, di troncare ogni tentativo di colloquio.

Perchè non mi compri il gelato?

Ieri pomeriggio i nipotini, Elisa e Davide, mi hanno aiutato a lavare la macchina. Davide continuava a dirmi : – Che bella idea che hai avuto nonna!- e intanto si impegnava a strofinare la spugna piena di schiuma sulla carrozzeria. Non avrebbe voluto finire mai di strofinare, ma a un certo punto abbiamo deciso che l’ auto era ormai splendente e per premio, dopo esserci cambiati gli abiti tutti inzuppati,ci siamo concessi un giro al lago con tappa al chiosco dei gelati.

Nei pressi, c’ è un minuscolo parco giochi che piace molto ai miei nipotini e ci siamo fermati lì. C’ era già una giovane mamma con la sua bimba graziosissima, che si arrampicava sui vari attrezzi.
Mi sono seduta su una panchina e la giovane donna si è seduta poco dopo accanto a me e abbiamo cominciato a parlare dei bambini. A poco a poco la conversazione si è spostata sulla fatica di far quadrare i conti quando si hanno due bambini piccoli e un solo stipendio di poco superiore ai mille euro.
Mi raccontava di aver perso il lavoro dopo la chiusura della fabbrica e che non è più riuscita a trovarne un altro…
– Col mangiare – diceva – si riesce ad arrangiarsi : un po’ di pasta in più e poi con i pacchi che dalla Calabria la suocera manda periodicamente non si soffre certo la fame….ma quando la bimba ti chiede un gelato e non glielo puoi comprare viene un gran nodo in gola ….-

Capivo benissimo il suo stato d’ animo : come si fa a far capire a una bimba di 4 anni che per lei il gelato costa troppo ? E a quel punto mi è venuto in mente che ogni volta che vado in gelateria, mi vien da pensare che da qualche tempo i prezzi in questo campo sono veramente esplosi….Io mi sento derubata, ma qualcun altro deve restare fuori a guardare ….

Essere nonna.

Non ho mai conosciuto i miei nonni (maschi) , entrambi portati via dalla spagnola; ho conosciuto però le mie nonne.
Una, nonna Carolina, viveva nel paese vicino al mio e me la ricordo solo nel momento in cui , già molto anziana , è venuta per un periodo in casa nostra : ricordo solo che allora verso sera l’ accompagnavo sulla strada a passeggiare un po’, ma la sua scomparsa non mi ha colpito molto: i nostri rapporti erano stati radi e poco profondi.

L’ altra, la nonna Marcellina, abitava accanto a noi, ma era sempre molto preoccupata per tanti problemi e per quel suo gran mal di testa che spesso le faceva dire :- So che morirò presto….- Poi quel suo mal di testa sfociò in un ictus, cui sopravvisse in condizioni gravemente menomate e allora di lei ricordo le volte in cui si soffermava davanti allo specchio per salutare quella signora così gentile che vi vedeva riflessa.
Mia madre l’ ha accudita per 15 anni e capitava anche a me di aiutarla a vestirsi o a pettinarsi e ricordo quando di notte (dormivamo nella stessa stanza) venivo svegliata dalle sue mani che cercavano l’ interruttore della luce e dal suo ansimare faticoso.

Di entrambe però non ricordo gesti di particolare affetto (da noi le smancerie erano ritenute poco dignitose), o momenti particolarmente significativi, forse perchè avevano molti nipoti e sarebbe stato molto arduo coccolarli tutti.

Da molti giorni ho qui con me Davide ed Elisa e spero che portino con sè il ricordo di momenti sereni, di giorni passati facendoci compagnia e cercando di imparare sempre qualcosa di nuovo. Vorrei essere ricordata non solo come nonna biologica, ma come nonna che ha riempito qualche attimo della loro esistenza.