San Giuseppe: festa del papà.

19 Marzo : S. Giuseppe.
Un augurio a tutti i papà e a tutti i Giuseppe.
Questa festa mi dà l’ occasione per riflettere sul cambiamento che si sta verificando negli atteggiamenti e nei comportamenti dei giovani papà.
Mi pare di poter dire che i giovani papà siano più coinvolti nella vita familiare, forse non per loro scelta spontanea e ideologica, ma solo perchè costretti dal fatto che le mogli lavorano e non sono più disposte, come è giusto, ad accollarsi da sole tutto il carico che la conduzione di una casa e di una famiglia impone.
Sono sempre di più i giovani uomini a spasso con la carrozzina o al parco a sorvegliare i loro cuccioli intenti ad arrampicarsi sui giochi; al supermercato poi sono molti gli uomini che riempiono il carrello consultando , a volte con perplessità, la lunga lista preparata dalle mogli.
Come chi frequenta questo blog sa a memoria ormai, sono appena tornata da Londra e là ho notato una cosa che mi ha colpito: le trasmissioni per bambini sono quasi tutte condotte da giovanotti simpatici e io ne deduco (ma non sono certo molto attendibile in questa mia conclusione)che sia per rafforzare nell’ immaginario infantile la figura del padre: non è sconveniente giocare a quattro piedi , non è poco dignitoso dipingersi la faccia per intrattenere i più piccoli, non è poco “serio” cantare le filastrocche e si può restare dei veri “duri” anche se la sera si leggono storie improbabili accanto ad un lettuccio.

Credo anche che questa scelta delle TV inglesi sia fatta per ovviare, nei tempi lunghi al grave problema dei maschi inglesi che spesso si sottraggono alle loro responsabilità di padri, infatti l’ Inghilterra è uno tra paesi che hanno il maggior numero di giovanissime ragazze-madri che lo stato deve assistere coi suoi sussidi.
Chiudo rinnovando i miei auguri a tutti i papà e a tutti i Giuseppe
(Anche a quelli che ci hanno lasciato)

Uno strano nuotatore.

Samuele va volentieri in piscina, gli piace sguazzare e giocare con gli attrezzi che aiutano il galleggiamento, ma….non vuole bagnarsi la testa !!! Al termine della lezione non ha bisogno di fon: i suoi capelli sono perfettamente asciutti,

L`istruttrice ha provato vari stratagemmi lui esegue tutto perfettamente , ma con la testa sempre dritta fuori dall`acqua…. anche quando deve fare il morto e guardare il soffitto !!!

Alla fine l`istruttrice ha dato ad ogni bambino un cerchietto da buttare sul fondo e da andare a ripescare …gli altri bimbi si tuffavano dentro l`acqua, lui invece lo ripescava con ledita di un piede, menre si manteneva in equilibrio sull`altro : era buffissimo,ma era anche sorprendente la velocita` con cui eseguiva il tutto.

Alla fine del corso di nuoto Samuele non avra` imparato a nuotare, ma avra` forse inventato una nuova forma di prestidigitazione: quella fatta con le dita dei piedi !!!

Tre donne al comando della corsa.

Tre donne al comando ,

Chissa` perche` non ci avevo ancora fatto caso e ci e` voluto questo bell`articolo sull`Unita` on line per mettere a fuoco la situazione. In questo momento cosi` delicato e difficile per il nostro paese, tre donne si trovano nei posti chiave del mondo del lavoro , la cui riforma costituisce il problema piu` importante per il futuro nazionale. Dagli esiti degli incontri tra il Ministro Fornero, la sindacalista Camusso (ovviamente ci saranno anche gli altri sindacalisti) e la presidente della Confindustria Marcegaglia dipendera` la possibilita` per i giovani di entrare con dignita` nel mondo del lavoro e la possibilita` per le nostre imprese di competere nel mercato globale, cosi` spietato , dei nostri tempi.

Forse non succede nulla per caso, chissa`…. Le donne sono da sempre abituate a far quadrare i conti di casa, ad attutire gli screzi ,a far coesistere esigenze diverse, a coagulare gli sforzi per raggiungere l`obiettivo comunwe ai membri della famiglia che e` la difesa e la propsperita` della famiglia stessa.

Credo che sara` questo bagaglio culturale insito nel DNA di ogni donna a consentire il raggiungimento di accordi oltremodo difficili e a far trovare un equilibrio accettabile tra i diversi interessi in campo: il nostro paese deve fare una grande corsa per stare al passo con i nuovi colossi mondiali e le nostre tre wwonder-women stanno tirando la volata…speriamo che alla fine sia la comunita` nazionale a vincere.

Sara` questo un formidabile spot per realizzare in ogni settore quelle pari opportunita` che vengono tanto sbandierate , ma che stentano a realizzarsi.

Sara`

Nebbia, smog,…roba d` altri tempi…

Stamattina ho visto per la prima volta la nebbia a Londra, ma non aveva niente a che fare con le vere nebbie che ho trovato l`autunno scorso in Emilia: quelle si` che non ti fanno vedere nulla oltre i dieci metri di distanza!! Questa era (c`e` gia` il sole ora) una foschia o poco piu`…..

Eppure quando si pensa a Londra si pensa alla nebbia , che forse e` solo un mito, ormai, creatosi al tempo in cui la citta` era un grande polo industriale e gli scarichi delle fabbriche, alimentate a carbone, appesantivano l` atmosfera.

Ricordo che da piccola, sulla “Domenica del Corriere” , giornale la cui prima pagina era interamente occupata dal disegno a colori ispirato dalla notizia piu` importante, mi e` capitato di vedere rappresentata una via di Londra in una giornata in cui lo smog era cosi` denso che le persone , protette da mascherine, sembravano ombre vaganti nell`Ade.

Ora non e` piu` cosi`: la deindustrializzazione e l` uso massiccio dell`elettricita` deve aver compiuto il miracolo (a proposito: qui dove sono io tutto funziona a elettricita`, sia il riscaldamento che i fornelli). Una considerazione con le fabbriche e` sparito l`inquinamento da smog, ma sono arrivate le banche a sostituirle e il loro inquinamento e` piu` subdolo e piu` pericoloso….

E visto che mi son messa a parlare di Londra diro` anche che qui sono ancora aperti numerosi cantieri in vista delle Olimpiadi e credo che chi vuole prenotare qualche posto in albergo per quell`evento debba farlo al piu` presto o vedra` i prezzi salire vertiginosamente.

Ora c` e` il sole e oggi pomeriggio, Samuele ed io, andremo al parco a giocare a tirare i rigori: in questo momento e` il gioco che gli piace di piu` ed e` bravo sia a calciare che a parare (certo piu` della nonna!!!).

Perche` la scuola deve occuparsi di settimane bianche, di settimane verdi , ecc. ?

22 scolari morti in Svizzera

Questo fatto terribile mi porta a fare alcune considerazioni.
Sono sempre stata contraria alle settimane bianche , a quelle verdi, alle lunghe gite all`estero o comunque a tutte quelle iniziative che impegnano la scuola al di fuori delle proprie sedi naturali per piu` giorni,
Perche` la scuola deve trasformarsi in agenzia di viaggi? Perche` deve perdere tempo ed energie preziose per cose che altri possono fare e che non sono strettamente legate alle sue finalita`?

Mi si dira` che per i bambini ogni esperienza e` importante; certo, rispondo io, ma che bisogno c`e` che sia la scuola a impegnare giorni e giorni preziosi sottraendoli alle attivita` che principalmente le competono? Ci sono altre istituzioni che possono interessarsi utilmente di offrire queste occasioni di socializzazione e, lo ammetto, anche di apprendimento ai ragazzi.

Per quale valido motivo la scuola e gli insegnanti devono assumersi oneri e responsabilita` cosi` grandi?
Forse un tempo, qando le possibilita` di spostamento erano piu` limitate tutto questo aveva un senso per consentire ai ragazzi di conoscere ambienti e situazioni non alla portata delle famiglie, ma ora non e` piu` cosi`…e per le famiglie che comunque non possono permettersi certe spese non strettamente necessarie, vengono messe in difficolta` grave quando si vedono costrette a negare la partecipazione dei propri figli a iniziative della scuola troppo onerose per il loro bilancio.

Credo che la scuola abbia come compito principale l`istruzione e l`educazione dei futuri cittadini e questo lo puo` fare molto bene nelle aule scolastiche.

Bilinguismo.

Bilinguismo: vantaggi e inconvenienti.
Ibambini bilingui, dice una ricerca universitaria, acquisiscono maggiore rapidità nelle decisioni e a mio avviso possono sviluppare quelle capacità particolari legate ad ogni lingua : ad esempio la lingua italiana favorisce le capacità analitiche, il linguaggio inglese favorisce la percezione dell’ essenziale, il pragmatismo.

Credo però che oltre a questi vantaggi si presenti anche qualche trappola lessicale per i piccoli bilingui, ci sono infatti certe parole (che la mia insegnante di inglese chiama “falsi amici”) che sono quasi uguali foneticamente , ma ben diverse per significato.

Samuele, ad esempio, che parla in inglese con la mamma e a scuola, ma parla in italiano con la nonna (io) e i parenti quando viene qui in Italia, deve aver fatto un po’ di confusione con le parole :

  • bottone
  • button (che significa bottone in inglese)
  • bottom (che invece in inglese significa “sedere”)

Infatti, ieri mattina uscendo di casa,  si era portato con sè una grossa lente di ingrandimento e sul treno si divertiva a osservare i bottoni del cappotto della mamma. Ad un certo punto, ha sentito il bisogno di comunicare alla sua mamma i risultati delle sue indagini scientifiche e con entusiasmo si è messo a gridare. Intendeva dire:

– Mamma, il tuo bottone sembra molto più grande!- disgraziatamente però anzichè button ha detto bottom … !!!!   …scatenando l’ ilarità dei viaggiatori vicini e l’imbarazzo della sua mamma.

Un inaspettato momento di gloria per questo blog. :-)))

Due settimane fa , mi e` arrivata una mail: la collaboratrice di un giornalista de “La Stampa” mi chiedeva un appuntamento telefonico per un` inchiesta sui nonni e internet. Navigando in rete si era imbattuta su questo blog e voleva pormi qualche domanda.Eravamo in periodo di fine carnevale e pur rendendomi disponibile pensavo che forse si trattava di uno scherzo.
La mattina dopo invece arrivo` puntuale la telefonata e nel pomeriggio anche il giornalista che avrebbe firmato l` articolo mi raggiunse telefonicamente e mi pose qualche domanda e ne approfittai anche per parlare del gruppo facebook “Quando io ero piccolo” , dei nostri libri e del progetto di beneficienza che stiamo sostenendo.

Alla fine mi disse che l` articolo sarebbe stato pubblicato l`indomani o al massimo due giorni dopo.

Andai a comprare il giornale in quei giorni, ma non c`era nulla ….forse si era veramente trattato di uno scherzo …

Ormai non ci pensavo piu`, ma stasera accedendo a Facebook ho trovato il messaggio,,,,,peccato!!! da qui (sono a Londra) non potevo proprio comprare il giornale ed ormai era troppo tardi anche per chiedere ai miei figli in Italia di farlo per me.

Ma poi internet mi e` venuto in aiuto e cliccando “tre domande a Diana Catellani” ho trovato l`articolo dedicato ai nonni su internet e un trafiletto dedicato proprio a me e a questo blog!!!! Non me lo sarei aspettato!
L` intervista rispecchia la conversazione telefonica, solo il sottotitolo usa termini ampollosi che non mi sono abituali, ma pazienza: si sa che questo e` il prezzo a pagare alla gloria !!!!! (sto scherzando, naturalmente)

Ringrazio Federico Taddia e la sua collaboratrice Viola Afrifa.