Tre italiani da rinnegare

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=169004&sez=HOME_NELMONDOCosa

Tre italiani condannati a Cuba a pene pesantissime per aver causato la morte di una bambina di dodici anni di cui avevano abusato.

Sono tutti ultraquarantenni e quella bambina poteva essere la loro figlia; cosa li ha fatti sentire in diritto di disprezzare la sua vita e la sua dignità di persona? Il fatto di essere un po’ più bianchi di lei, molto più ricchi e molto più forti? Ci può essere una forma di vigliaccheria più abbietta di questa?

Spero che le loro famiglie li rinneghino e che possano scontare ad uno ad uno gli anni di galera cui sono stati condannati, dimenticati da tutti.

Fine (quasi) di un ventennio (quasi).

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=168897&sez=HOME_INITALIA

Ormai lo (Berlusconi) stanno abbandonando tutti e gli “inviti” ad andarsene non vengono più solo dall’ opposizione, dalla confindustria, dalla Chiesa e dal Financial Times (che lo scongiura di andarsene in nome di Dio, dell’ Italia e dell’ Europa), ma anche dai suoi più stretti collaboratori.

Se è vero (ed è vero) che la speculazione ci attacca, mettendo in pericolo la stessa Europa, perchè non siamo più credibili per colpa di Berlusconi , dovremmo noi tutti cittadini d’ Italia intentare una class action nei suoi confronti per farci ripagare i danni che ci deriveranno dall’ innalzamento degli interessi sui Buoni del Tesoro. E la stessa cosa dovrebbero fare gli stati stranieri…. con questa minaccia sarebbe più probabile convincerlo ad andarsene.

I suoi gli cantavano “Meno male che Silvio c’ è”, ora però questa canzone è un po’ passata di moda e forse sarebbe il caso di cantargli :

“FATTI PIU’ IN LA’  ”

http://www.youtube.com/watch?v=e0DQoB1tsTk&feature=related

Ungheria tra arte e storia.

Oggi, all’ U.T.E. (Università Terza Età), è continuato il “viaggio” nella storia e nell’ arte dell’ Ungheria.

La prima lezione ha avuto come argomento la musica di Bela Bartok , un musicista geniale per le innovazioni che ha portato al modo di trattare gli strumenti e al modo stesso di fare musica. Durante l’ ascolto dei brani, sapientemente commentati dalla relatrice, la figlia di quest’ ultima, una bambina deliziosa di circa 7/8 anni , inventava passi di danza classica con una naturalezza e una grazia incantevoli: era una gioia vederla . 

Nella seconda ora, la professoressa Chiesa ci ha raccontato la vita di due sante ungheresi : S. Elisabetta e S. Margherita, accomunate dal fatto di aver avuto una vita brevissima e di aver cercato la santità nella mortificazione corporale portata agli estremi.

Mi ha stupito ancora una volta riscontrare come in quel tempo, XIII secolo, la santità venisse intesa come ricerca della sofferenza fisica, fino alla auto-tortura, se così si può dire.

Ora mi pare giusto accettare le sofferenze che la vita ci riserva, ma mi pare grave ingratitudine verso il Creatore disprezzare e vilipendere il nostro corpo e la nostra salute che sono doni preziosi e che possono consentirci di fare tante cose buone per noi stessi e per gli altri.

 A questo link è possibile ascoltare un brano di B. Bartok.

http://www.youtube.com/watch?v=p-CmqtmHx8g&feature=related

4 Novembre.

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Il 4 novembre  è l’Italia che completa il suo percorso
di unificazione attingendo al sacrificio di tanti giovani,
strappati alle loro terre e alle loro famiglie e mandati a morire nelle trincee

Il 4 Novembre per me è la morte dei miei nonni
(uno dei quali giovanissimo);
è la rovina delle loro famiglie numerose,
rimaste allo sbando;
è la vita piena di stenti di due bambini
diventati poi i miei genitori.

Una viola non fa primavera..

L’ altro giorno, mentre sistemavo il giardino coi nipotini, ho visto una primula in vaso che stava per fiorire e la cosa mi ha sì sorpreso, ma mi son detta : – Sarà la solita “testa calda” : si sa che ce n’ è una in ogni famiglia e quella della famiglia delle primule è capitata qui…”

Ieri però ho scorto tra le foglie secche e l’ erba un po’ ingiallita una VIOLA MAMMOLA appena sbocciata!!! Credo sia la prima volta, nella mia non più breve vita, che mi càpita di vedere a novembre i fiori tipici della primavera.

Il clima di questi giorni è infatti più simile a quello di fine marzo che a quello tipico di questa stagione e i fiori si comportano come se fossero in serra, ma credo che fra poco dovranno ricredersi .

Se è vero che una rondine non fa primavera , nemmeno una viola ardita o una primula bizzarra possono farla, purtroppo!

Gita domenicale .

Domenica mattina siamo partiti (le mie figlie coi nipotini al completo e io) da Erba e siamo andati in treno a Milano. I bambini erano molto eccitati e hanno cominciato a giocare e a far chiasso. C’ erano altre famiglie che avevano avuto la stessa nostra idea Dopo un’ ora di viaggio,  siamo scesi  e ci siamo avviati verso piazza Duomo, che era affollatissima e siccome era quasi mezzogiorno siamo andati ad un fast food affollatissimo, dove i bimbi si sono tuffati su patatine e crocchette di pollo.

In Duomo i bambini sono rimasti colpiti dai corpi imbalsamati di cardinali  ambrosiani esposti alla venerazione dei fedeli e dalla maestosità della cattedrale; anch’ io che non passavo da tempo da quelle parti, non ricordavo di averla  mai vista così bella.

  Un salto alla Rinascente per accontentare le mamme , una passeggiata tra una folla incredibile e poi di nuovo in treno a far giochi di mimi e indovinelli per ingannare il tempo del viaggio. I bambini si sono divertiti e si sono anche molto stancati , soprattutto i due più grandicelli abituati più agli spostamenti in auto che a quelli a piedi.

Peccato che siano così rare le occasioni per ritrovarsi tutti insieme!

 

 

Tutti insieme appassionatamente.

Ci siamo ritrovati tutti qui in questi giorni ed è stato molto bello.

I bambini sono stati bene insieme e soprattutto Samuele ha provato una gran gioia nell’ incontro con i cuginetti. Anche le mamme e gli zii si son dati da fare per intrattenerli ed è stato divertenti vederli riscoprire i vecchi giochi della loro infanzia per insegnarli ai cuccioli di famiglia.

Mi ha fatto un piacere enorme poterli avere tutti qui insieme almeno per qualche momento… rivedere la casa piena di vita , risentire gli strilli dei bambini, le loro risate e anche i loro capricci

 

 

Nell’ orto.

In autunno anche l’ orto e il giardino si devono preparare per  l’ inverno : dopo aver raccolto gli ultimi frutti si dovevano togliere le piante ormai secche dei pomodori e dei fagiolini, tagliare l’ erba  e raccogliere le foglie secche.

Quest’ anno ho avuto un aiutante d’ eccezione: il mio nipotino Samuele, di 4 anni, si è appassionato ai lavori dell’ orto e si è dato un gran da fare con rastrello e zappetta; poi mentre interravo  alcuni  bulbi  ha saputo spiegarmi che sarebbe stato necessario ricoprirli con la terra e poi aspettare, aspettare…aspettare tanto ” quasi cinquanta cento” , Questa dev’ essere una quantità davvero grande per lui perchè anche alla mamma vuole bene  cinquanta cento!!!

Ora tutte le mattine andiamo a controllare che tutto sia in ordine e Samuele sa che sotto la terra nera e umida ci sono delle piantine che aspettano la primavera.