Su Raiplay ho potuto vedere la serie televisiva intitolata “CLAN: scegli il tuo destino”.
Francesco è nato a Scampia in una famiglia di camorristi: il padre è latitante, il fratello ricopre un ruolo nella riscossione del “pizzo” e la madre ritiene che anche Francesco debba seguire la stessa strada. Un giorno Francesco e un suo compagno scippano un orologio prezioso a un automobilista fermo al semaforo. Inseguito dalla polizia si rifugia nel cortile della scuola; lì un professore scopre quello che ha fatto e lo pone davanti a una scelta: o accetta di frequentare la palestra di Maddaloni (un ex judoka) o sarà denunciato.
Francesco comincia a frequentare la palestra e il gruppo di ragazzi che già vi si allenano; il ragazzo trova lì un ambiente sano, dove osservanza delle regole e rispetto reciproco sono patrimonio comune. Questo però non piace al fratello che arriva a bruciargli il judogi (la “divisa del judoka) e addirittura a cacciarlo di casa quando per partecipare a una festa in palestra lascia il suo posto di “sentinella” permettendo così alla polizia di fare una retata.
La vita di Francesco diventa sempre più difficile, schiacciato tra le minacce del fratello e il richiamo di una vita diversa, fatta di amicizia, di buoni sentimenti, di lealtà.
La morte di un amico che fuggiva dopo aver rubato una moto, getta Francesco in un baratro di dolore e di sensi di colpa, ma è da quel dolore che gli verrà la forza per scegliere finalmente il suo destino e staccarsi definitivamente dal mondo della camorra.
Questa serie è stata prodotta da RAIKIDS ed è quindi stata pensata, ispirandosi a una storia vera, per i telespettatori più giovani ai quali può insegnare come ognuno sia artefice del proprio destino e come in ogni situazione ci sia sempre un’alternativa: sta ad ognuno di noi fare la scelta giusta e decidere quale strada seguire.