Poesia: Alla Luna, Giacomo Leopardi (1820)

Le belle poesie, imparate sui banchi di scuola, ci accompagnano per tutta la vita.
luna

 

 

 

 

 

O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
 
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!

In gioventù, le pene, le sofferenze le angosce sono rese più tollerabili dalla speranza: si pensa sempre che qualcosa dovrà pur cambiare.