Carnevale, vecchio pazzo, s’è venduto il materasso per comprare pane e vino tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia ad un pallone. Beve e beve e all’improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia… Così muore carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato ed in polvere è tornato. E' certo un Gabriele D'Annunzio insolito quello di questa filastrocca: credo che tutti ce lo immaginiamo come il poeta col gusto delle parole auliche, dei toni altisonanti, invece qui si è divertito a fare una filastrocca leggera e musicale che me lo rende più simpatico.