E’ una storia triste, come lo sono tante storie in questi tempi di crisi. Qui però non è solo colpa del difficile momento storico che stiamo vivendo, c’ entra anche un altro “male” che colpisce sempre più gente in cerca del colpo di fortuna che può risolvere i problemi di ogni giorno: la ludopatia, la dipendenza dal gioco d’ azzardo che si è diffusa a macchia d’ olio con l’ introduzione delle slot machines nei normali bar sotto casa.
E’ così che il protagonista di questa storia si è ridotto a vivere in una stazione di Milano e a doversi difendere ogni notte dalle incursioni di altri disperati, per i quali anche un paio di scarpe o una giacca sono un bene inarrivabile.
Auguro a Domenico, clochard suo malgrado, di trovare presto l’ impiego che sta cercando e di adoperarsi poi per riqualificarsi ed avere più possibilità di adattamento alle variazioni del mercato del lavoro.
La sua storia fa comunque riflettere sui danni che provoca il gioco d’ azzardo in tante famiglie e sulla necessità di ridurre drasticamente la diffusione delle famigerate macchinette.