UTE: PSICOLOGIA: LA VIOLENZA…

PSICOLOGIA: La sensazione di impotenza umana di fronte alla violenza dell’ “homo homini lupus” (dr.ssa Todaro)

Chi ha programmato le lezioni della nostra UTE, ha previsto per oggi questa lezione sulla violenza , che cade proprio nel momento in cui stiamo vivendo ore di grande ansia per gli atti di terrorismo  in territorio francese.  Contemporaneamente si è avuta notizia di stragi con migliaia di morti in Africa, ma questi avvenimenti sono stati appena accennati dai media : la violenza ci colpisce tanto più fortemente quanto più accade vicino a noi.

Se poi la violenza può nascondersi là dove nessuno potrebbe sospettarne la presenza, genera diffidenza generalizzata e chiusura verso le persone che temiamo possano essere violente e verso le situazioni che potrebbero nascondere dei rischi reali o supposti. Da tutto ciò scaturisce il senso di impotenza: come difendersi da un pericolo che non ci è possibile conoscere?

La risposta più facile sarebbe quella di opporre alla violenza altra violenza, ma ciò può solo peggiorare le situazioni. Bisogna dunque capire cosa sia la violenza e il filosofo Hobbes l’ aveva spiegata con il fatto che l’ egoismo umano porta gli individui a combattere i propri simili per sopravvivere (homo homini lupus= l’ uomo è lupo per l’uomo).

Secondo L’ Organizzazione Mondiale della Sanità , la violenza è l’ uso intenzionale della forza fisica o del potere per arrecare danni fisici o psicologici.

Dal punto di vista psicologico la violenza (sia il bullismo che la violenza domestica ad esempio) nasce da problematiche interiori che l’ individuo non riesce a risolvere in modo adeguato. Molti individui presentano fattori di rischio, ma solo pochi sviluppano comportamenti violenti se non riescono a elaborare e controllare le proprie pulsioni.

La violenza è un comportamento volto alla distruzione e si rivolge verso:

* chi è estraneo o diverso;

* ciò che è debole o inerme;

* ciò che rappresenta l’ autorità.

Per compensare i fattori di rischio che portano alla violenza, bisogna seminare fattori di protezione  con gesti e parole  ; quando una persona sviluppa comportamenti violenti va curata e aiutata.

Contro la violenza ci si deve coalizzare : solo il gruppo o la collettività possono isolare e vincere la violenza.

Al termine della sua interessante lezione la nostra docente ha richiamato un celebre  aforisma di Gandhi: 

La vita non e aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.

Se il mondo oggi è pieno di violenza non dobbiamo smettere di vivere o barricarci in un fortino, dobbiamo cogliere ogni occasione per diffondere semi di pace attorno a noi.