UTE : NUTRIRSI Consapevolmente …NUTRIRE TUTTI

NUTRIRSI CONSAPEVOLMENTE – NUTRIRE TUTTI (docente : prof. Damiani).

Fino ad ora si è sempre ignorata la limitatezza delle risorse del pianeta Terra e questo ha prodotto danni gravissimi. Nonostante ciò c’ è chi continua a perseguire la crescita senza limiti e a sostenere che si deve continuare come si è fatto fin qui, utilizzando fonti di energia fossili. C’ è però un’ altra opzione : ricorrere a energia pulita , stabilizzare il clima, stabilizzare la popolazione mondiale, eliminare la povertà e questi obiettivi si rafforzano tra loro una volta innescato un processo virtuoso.

Occorre una rivoluzione copernicana della visione economica del mondo, dobbiamo saper cambiare il nostro modo di pensare e i nostri comportamenti. L’ umanità ha i mezzi e le conoscenze tecnologiche necessarie e sufficienti per invertire il degrado ambientale che rischia di portarci alla distruzione della vita terrestre.

Con il 5% delle spese militari attuali si potrebbe realizzare un progetto a livello mondiale incentrato sulla educazione, sulla cura della salute, sulla pianificazione familiare, sulla riduzione delle emissioni , sulla ristrutturazione dei mezzi di trasporto e sulla difesa delle foreste e del suolo.

Le moderne tecnologie, già sperimentate in diverse parti del mondo, consentirebbero di soddisfare abbondantemente il bisogno energetico mondiale solo ricorrendo a energia pulita : energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica (sfruttamento delle maree e del moto ondoso).

I pericoli più temibili per l’ umanità non sono le guerre o il terrorismo,  sono i cambiamenti climatici , che stanno già portando fame, sete e impoverimento di interi stati. Si deve  puntare su un’ agricoltura più rispettosa della biodiversità e del suolo e si deve puntare sul riciclo. Proprio per eliminare il più possibile gli scarti è nata vent’anni fa Z.E.R.I (Zero Emissions Research and Initiative) una rete di economisti e tecnologi che intendono mettere al servizio dell’ ecosistema le innovazioni tecnologiche più avanzate.

Ecco cosa diceva Robert Kennedy cinquanta anni fa a conclusione di un suo discorso sul PIL (che è diventato lo spauracchio di molti paesi ):

“Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori famigliari o l’intelligenza del nostro dibattere. Il Pil non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.”