E’ la parte finale del “Pianto della Madonna” di Jacopone da Todi: parole scritte tanti secoli fa, ma che dicono il dolore di una madre davanti alla sofferenza del figlio, dolore sempre uguale in ogni tempo e in ogni latitudine.
Per questo le metto qui a commento di questa foto che sta girando per il mondo : una profuga col figlioletto in braccio è a terra affranta davanti al filo spinato posto a difendere il confine macedone dall’ ondata di disperati che fuggono dalla Siria.
Figlio bianco e vermiglio,
figlio senza simiglio
figlio a chi m’appiglio ?
figlio, pur m’hai lassato.
Figlio bianco e biondo,
figlio, volto iocondo,
figlio, perché t’ha el mondo
, figlio, così sprezato ?
Figlio, dolce e piacente,
figlio de la dolente,
figlio, hatte la gente malamente trattato !