Ieri il prof. Creuso ci ha guidato a ripercorrere la storia dell’ arte per constatare come si sia evoluto nel corso dei secoli il modo di rappresentare la natura. Per rappresentare ciò che ci circonda bisogna sempre ritagliarne una parte (una veduta da una finestra). Nel corso dei secoli si sono utilizzate varie tecniche, dall’ affresco alla pittura su tavolette fino alla pittura ad olio dei Fiamminghi (il polittico dell’Agnello”). Sotto i nostri occhi scorrevano immagini di dipinti di Botticelli, Leonardo,Michelangelo, Caravaggio, Bernini , Arcimboldo….In genere si pensa alla Controriforma come a un periodo poco felice, ma è grazie alla proibizione di leggere la Bibbia, che le chiese si sono riempite di quei grandi capolavori d’ arte di cui il nostro paese è così ricco: gli affreschi, i quadri ,le sculture dovevano essere lezioni di Catechismo per il popolo analfabeta.
Nel ‘700 la natura scompare dalle opere d’ arte, per ritornare poi prepotentemente con il Romanticismo e anche nelle avanguardie moderne il tema della natura è ben presente, anche se vi è una continua ricerca di nuove forme espressive e nuove tecniche, non sempre di facile comprensione.
Inserisco qui il video Di Maria Callas che canta “Casta Diva”)
La seconda ora di lezione , tenuta dalla prof.ssa Zapparoli, ci ha guidato, con l’ausilio di un montaggio di diversi filmati, attraverso le principali opere liriche del nostro patrimonio musicale, alla riscoperta di brani famosi ispirati alla natura e ai fenomeni atmosferici. Abbiamo riascoltato “La pastorale ” di Beethoven, brani dal “Guglielmo Tell” , l’ indimenticabile “Casta Diva” (interpretata dalla madre della nostra docente), e i pezzi più famosi di Verdi, Puccini e Mascagni. Oltre al sapiente commento della prof. Zapparoli che sottolineava i passaggi più suggestivi, scorrevano sotto i nostri occhi registrazioni di concerti e immagini di grande raffinatezza tratte da film di Zeffirelli (Tosca e Cavalleria Rusticana) .