Riti solstiziali per la notte di S. Giovanni
Il 24 giugno, festa di S. Giovanni, ha sempre avuto un ‘ importanza particolare. Ricordo che, quando ero piccola, essendo quelli i primi giorni di vacanza, potevamo solitamente indugiare a letto un po’ di più, ma la mattina di S. Giovanni invece ci alzavamo di buon’ ora: non dovevamo perdere la “guazza di S. Giovanni”.
Fatta colazione, andavamo “sota ai pom” (un lungo prato che si estendeva sotto un filare di meli) e lì dovevamo chinarci a bagnare le mani nella rugiada caduta sull’ erba durante la notte. La raccomandazione delle nostre mamme era quella di bagnarci bene il viso e soprattutto gli occhi e la fronte: quella rugiada doveva proteggere i nostri occhi e la nostra testa dalle malattie per tutto l’ anno successivo.
Nel link citato sopra si possono trovare molte altre usanze e tradizioni popolari di varie parti del mondo legate a questa ricorrenza .
Buon onomastico a tutti i Giovanni e alle Giovanna!