Alla scuola di italiano per stranieri c’ era quest’ anno una bella ragazza brasiliana che si è sposata recentemente con un italiano.
Un giorno , facevamo conversazione e lei disse di essere scettica sulla possibilità del suo paese di ospitare i mondiali di calcio l’ anno prossimo, visto il ritardo con cui si stanno realizzando le costosissime opere previste. Nel suo modo di esprimersi era evidente che non era affatto d’ accordo che si spendessero tanti soldi per il calcio.
Il suo mi era parso un atteggiamento non significativo rispetto al sentire del paese, che ci viene sempre descritto come iperfanatico del calcio…..
Invece ecco qui cosa sta accadendo: in occasione della Confederation Cup in corso nel paese , la gente sta scendendo ripetutamente in piazza a protestare : perchè spendere tanti soldi per i mondiali di calcio quando ci sono urgenze ben più pressanti nel paese, ad esempio scarsità di ospedali scuole e servizi in genere?
I Brasiliani allora non sono solo Carnevale e goleador , sono anche gente che pensa e che sa prendere posizione in modo energico e che rivendica il diritto di assurgere alla dignità di cittadini e non solo sudditi consumatori.
Qui da noi l’ acquisto di un calciatore può spostare i sondaggi elettorali (ricordate l’ acquisto di Balotelli in tempo di elezioni?) …forse nulla è cambiato dal tempo in cui si governava a furia di “panem et circenses”, ma in Brasile non è così.