Movesi il vecchierel……..
Movesi il vecchierel canuto e bianco
del dolce loco ov’ha sua età fornita
e da la famigliuola sbigottita
che vede il caro padre venir manco;
indi traendo poi l’antiquo fianco
per l’estreme giornate di sua vita,
quanto piú pò, col buon voler s’aita,
rotto dagli anni, e dal cammino stanco;
e viene a Roma, seguendo ‘l desio,
per mirar la sembianza di colui
ch’ancor lassú nel ciel vedere spera:
cosí, lasso, talor vo cerchand’io,
donna, quanto è possibile, in altrui
la disïata vostra forma vera.
Come un vecchio lascia la sua casa e la sua famiglia per andare a Roma in pellegrinaggio per vedere il volto di Colui che vedrà poi in Cielo, così il poeta cerca nelle altre donne i tratti dell’ amata.
Viene da chiedersi se il mettersi in pellegrinaggio verso Roma , da vecchi,fosse un’ usanza diffusa…e viene da chiedersi anche se ofsse un modo per risolvere il problema degli anziani: da pellegrini potevano contare sull’ assistenza delle persone di buon cuore che incontravano via via e nello stesso tempo toglievano alla propria famiglia il peso di una bocca in più…chissà se era veramente così…non ci avevo mai pensato prima….