Da un po’ di tempo non trasferisco qui i soliti appunti sulle lezioni ascoltate all’ UTE ed eccomi pronta a rimediare almeno in parte…..
L’ olismo , che in un primo tempo mi appariva piuttosto ostico, mi si è poi rivelato in tutta la sua poetica bellezza, perchè tende a considerare la realtà non solo nelle sue manifestazioni concrete e misurabili , ma come realtà intrisa di Amore, in cui tutte le cose, tutti gli esseri, sono profondamente legati tra loro. In questa concezione il fine non giustifica mai i mezzi, anzi il fine non è mai importante quanto la direzione dei comportamenti. La scienza deve evolversi, soprattutto la Didattica deve evolversi per non continuare a insegnare il passato, ma cominciare a guardare al futuro
Una metafora di Gibran declama: Non sappiamo apprendere dall’Aria e dall’ Acqua? L’Aria nuota nell’ Acqua e l’ Acqua fluttua nell’ aria, poichè esse sono unite a tutta la Vita.
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Un’ altra lezione interessante ha avuto come tema due romanzi del giovane scrittore italiano Paolo Giordano : “La solitudine dei numeri primi” e ” Il corpo umano”.
Nel primo l’ autore racconta la storia di due ragazzi che vivono la loro storia personale e di coppia nel disagio di una solitudine disperante: sono soli come i numeri primi nella serie infinita dei numeri …..
Nel secondo romanzo , Giordano racconta una storia ambientata in Afghanistan tra i soldati italiani che sono di stanza in quel paese. Racconta i disagi , le sofferenze, le trasformazioni che il contatto quotidiano col pericolo porta nelle vite dei soldati….
Oltre a queste ci sono state lezioni di diritto (illustrazione di alcune sentenze particolari) e di medicina (il doping nello sport).