Martedì 6 Novembre.
Ore 15:Lezione di diritto ecclesiastico – docente prof. M. Spagnuolo
Il diritto ecclesiastico (da non confondere col diritto canonico ) regola i rapporti tra lo Stato e le varie confessioni religiose.
Lo Statuto Albertino del 1848 (Regno di Sardegna) proclama: la religione di Stato è quella cattolica, le altre confessioni vengono tollerate.
Questo stato di cose continua fino al 1948, quando con la Costituzione Repubblicana si afferma la netta separazione tra Stato e Chiesa e con gli art.7/8/19/20 vengono chiariti i rapporti con tutte le religioni, che sono ora poste su uno stesso piano e si garantiscono pari diritti e dignità agli atei. Proprio per rispetto a questi ultimi nel 1979 la Corte Costituzionale decretava incostituzionale il giuramento sulla Bibbia.
E’ stato interessante vedere come gli articoli sopracitati affrontano problemi non ancora del tutto risolti e sui quali ancora si dibatte vivacemente , come ad esempio la distribuzione dell’ 8 per mille o il pagamento dell’ IMU da parte della Chiesa.
Ore 16: Letteratura italiana: il tema d’ amore nella letteratura medioevale.- docente: prof. Galli
Con brevi cenni storici si inquadra il periodo cui ci si riferisce, praticamente mille anni di storia tra la caduta dell’ impero Romano nel 476 d.C. e la scoperta dell’ America nel 1492. Questo lungo periodo viene comunemente diviso in:
– ALTO IMPERO – fino al Mille (caratterizzato dalle varie invasioni barbariche, che portarono alla scomparsa delle città, di molte strade di epoca romana, di ogni organizzazione civile e una grande povertà);
– BASSO IMPERO – dopo il Mille (molte invenzioni portarono a un notevole miglioramento delle condizioni economiche, alla rinascita delle città, al sorgere di una nuova classe sociale ricca e colta – la borghesia)
Nell’ Alto Medio Evo l’ unica cultura possibile è quella legata ai monasteri e alle Sacre Scritture e l’ eroe è impersonato dal cavaliere che è solo un guerriero rozzo e incolto; nel Basso Medio Evo la cultura trova spazio nelle corti e si occupa delle gesta dei cavalieri che hanno come ideale l’ amor cortese .
Un’ ipotesi plausibile è che la poesia amorosa, nata in Provenza, abbia trovato ispirazione nella poesia araba molto diffusa nella vicina Spagna, dominata dai Mori.
Curiosamente, almeno per noi, l’ amor cortese era esclusivamente extraconiugale e spesso restava un sentimento platonico, di adorazione dell’ amata .