Ci sono bambini in Africa che sognano di poter venire in Italia o in Francia per tentare di diventare calciatori.
Sono bambini che non sempre hanno abbastanza da mangiare in casa loro e sanno che diventando calciatori potranno provvedere a se stessi, alla famiglia e a tutto il parentado.
Ci sono società sportive in Italia e in altri paesi europei, che mandano dei loro emissari in Africa a cercare giovani promesse per poterli ingaggiare per qualche euro e poterli poi rivendere a suon di milioni.
Queste due realtà danno vita a un traffico di un gran numero di giovanissimi che affrontano da soli viaggi pieni di pericoli con il miraggio di un futuro radioso, però solo qualcuno di loro riuscirà a realizzare quel sogno, per gli altri sarà l’inizio di una vita di stenti e di moderna “schiavitù” nelle periferie delle nostre città.
Spesso questi ragazzi non hanno il coraggio di rientrare in famiglia perchè dovrebbero ammettere di aver deluso le aspettative dei propri congiunti e restano qui tra noi poveri e disperati nella totale indifferenza di chi ha alimentato le loro illusioni. (Ieri sera su Rai3 un servizio giornalistico ha raccontato alcune di queste storie)