Il comasco in questi giorni è scosso da uno scandalo che ha lasciato tutti sconvolti: è il caso di
don Marco, parroco in una parrocchia cittadina con incarichi di prestigio in Curia e nella vita civile, accusato e reo confesso di atti di pedofilia.
Quanto questa notizia che riempie da giorni la stampa locale abbia turbato la gente lo si può dedurre dall’ articolo linkato sopra: a scrivere è il direttore de “La Provincia di Como” che aveva intrattenuto rapporti professionali e di amicizia col sacerdote e che al pari della gente esprime l’ incredulità dei primi momenti, cui si sono sostituiti via via il disgusto e la nausea.
Il direttore parla poi di pietà, per le vittime e per il colpevole,…. è difficile però metterli sullo stesso piano…. ed è difficile anche convincersi che nessuno abbia mai avuto sospetti ed è difficile anche capire perchè , dopo una denuncia del 2008, non si siano presi provvedimenti radicali da chi ne aveva la potestà.
Ho letto nei giorni scorsi che in Austria, in particolare , si sta facendo sempre più sentire un movimento di cattolici che chiede l’ abolizione dell’ obbligo del celibato per i preti cattolici : forse i tempi sono maturi per una decisione in questo senso. I sacerdoti avrebbero accanto a loro una famiglia e una moglie che, oltre a soddisfare i loro naturali bisogni affettivi , avrebbero anche la possibilità di controllarli da vicino e avremmo meno mine vaganti, mimetizzate da una tonaca o da un clergyman, in mezzo ai nostri ragazzi.